lunedì 26 novembre 2018

Se piove

Notoriamente i negozianti espongono la merce nelle vetrine per invogliare la gente a comprarla, rischiando però di incentivare i ladri a rubarla. Magari le donne espongono  le loro grazie solo per essere ammirate da gentiluomini, ma rischiano di incentivare mascalzoni. 
Libere le donne di svestirsi come vogliono. Magari dicono che lo fanno per piacere a se stesse ma con i tempi che corrono è difficile crederle ingenue santerelline che non lo fanno per provocare ed eccitare i maschi. Non si scandalizzino se poi gli uomini si eccitano e non sono tutti santi. 
Con pericolo di pioggia se non si è prudenti e si esce senza ombrello o impermeabile ci si può bagnare, con i pericoli esistenti se non si è prudenti si può finire in guai: se succede si deve prendersela anche con se stessi.
Oggidì solo le musulmane si coprono completamente o quasi, anche per come sono i loro uomini.
Un tempo anche in occidente le donne usavano gonne fino ai piedi, ma non usavano pantaloni e d'inverno andavano bene. Però, penso, erano impaccianti e scomode da portare. Era sicuramente più comodo portarle più corte, ma una volta giunte più o meno al ginocchio ulteriori accorciamenti non erano più questione di pratica comodità ma di esposizione, magari solo per ragioni climatiche, magari per provocare o eccitare, magari per attrarre persone gradite e, involontariamente o no, chiunque. Essere attraente può comportare dei rischi desiderati o indesiderati. Prima magari bastava mostrare una caviglia per eccitare gli uomini, poi servivano belle gambe dal ginocchio in giù, ora sembra non basti nemmeno esibire le cosce. E molte donne agiscono di conseguenza, ma non si meraviglino delle conseguenze non gradite.
Ieri giornata mondiale contro la violenza sulle donne. C'è ormai una giornata mondiale per tutto. 
In quella di ieri mi sarei aspettato composte manifestazioni di pietà per le donne e contro i violenti. 
Ho avuto l'impressione che si trattasse delle solite rancorose manifestazioni  per la supremazia femminile. I cartelli dicevano "amar no es matar", "uccisa dalla persona che diceva di amarla". Mi pare che non si distingua più tra amare e fare sesso, magari sfrenato. Le due ragazzine massacrate da spacciatori non chiedevano e non ottenevano amore ma droga e sesso. Oltre al fatto di essere donne spesso le vittime hanno poco in comune: la prostituta che per soldi fa un mestiere pericoloso, la madre dedita alla famiglia e quella che pensa solo a se stessa, la donna con l'amante sposato, le ragazze disposte a tutto pur di far carriera che dopo anni protestano per avere dato senza avere ottenuto.
Dell'imprudenza e delle provocazioni femminili nulla si deve dire e tutto si riduce alla generica violenza maschile contro le donne.
Dire qualcosa contro quelle culture e quegli immigrati che considerano normale la violenza contro le donne non si può, non è di sinistra, non è politicamente corretto.  


 

 

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