martedì 18 giugno 2013

Ignoranza

Ammetto la mia ignoranza e la mia ignavia a porvi rimedio. Io suppongo che, in Italia, chiunque riceva denaro per cose o servizi forniti sia tenuto a rilasciarne ricevuta, scontrino o fattura, detraibile o no che sia. Ma penso di sbagliarmi, in particolare penso che a questo obbligo non siano soggetti gli stranieri che pare godino di una specie di extraterritorialità, almeno quelli che hanno su di se quello che vendono: venditori ambulanti, venditori tatuatori massaggiatori da spiaggia, prostituti e prostitute, spacciatori di droga, ecc.. A quanto ne so nessuno di loro lascia ricevuta o accetta pagamenti bancomat: siccome quasi sempre il loro commercio è fatto in piena vista senza che alcuno lo impedisca ne deduco che sia legale o almeno legalmente tollerato. So che la legge non ammette ignoranza, ma ho rinunciato a conoscerla perché troppo complicata, contradditoria, ambigua, ingannevole, volubile per me e forse per tanti: ho l'impressione che molte norme siano fatte per non essere osservate o per non essere capite e consentire interpretazioni variabili e contrarie, furbizie ai furbi, parcelle ad avvocati, lavoro a magistrati. E così resto nella mia ignoranza e vado a buon senso, pur sapendo che buon senso, logica e equità quasi mai coincidono con legalità. E il buon senso mi dice che se un negoziante non mi da lo scontrino o l'artigiano non mi da fattura è perchè lui sa che per qualche comma o sottocomma o altro non è tenuto a farlo e io non lo so: lui tratta di quello tutti i giorni e io no e fino a prova contraria devo ritenerlo innocente, ossia onesto. Chiedere quello che lui non mi deve e che a me non serve sarebbe mostrargli la mia ignoranza, la mia inesperienza, la mia diffidenza: non lo faccio.