giovedì 12 novembre 2009

Da 26/09/2009 a 12/11/2009

Creanza

Se fossi ospite in una casa non chiederei di cambiare il colore delle pareti perché a me non piace e tantomeno mi rivolgerei a un giudice perchè facesse togliere quei colori che offendono il mio buon gusto.
Se andassi in Gran Bretagna in auto terrei la guida a sinistra - contro le mie abitudini di una vita - e non chiederei ai giudici di obbligare gli inglesi a circolare con guida a destra perché la guida a sinistra offende la mia sensibilità.
Dicono che una signora di origini finlandesi si sia sentita oltraggiata dalla presenza nelle scuole italiane del crocifisso ed abbia chiesto ed ottenuto da una corte europea l'ordine di toglierlo.
Se la pensassi come la signora e andassi in Finlandia, pretenderei che venisse tolta la croce dalla bandiera finlandese e chiederei agli stessi giudici cui si è rivolta la signora di far togliere da tutti i luoghi pubblici l'attuale vessillo con un così odiato simbolo.

Ma intanto, per ricordarla e ringraziarla, metterei nelle nostre aule la bandiera della sua nazione appesa ad un'asta orizzontale.

Scritto il 12/11/2009 alle 19:49 nella Religione


Una o centomila.

Arrivo alla rotatoria, mi fermo per lasciare passare la vettura già dentro e faccio per immettermi del tutto quando dalla strada alla mia sinistra arriva un'auto a tutta velocità: impreco, ma mi fermo per farla passare.
Non è la prima volta che questo mi succede. Penso che molti fra i meno giovani hanno fatto l'esame di guida quando le rotonde non c'erano e quando si sono diffuse nessuno s'é preso la briga di spiegare come vi ci si deve comportare, ma quelli che hanno avuto la patente di recente dovrebbero saperlo e adeguarsi: non lo fanno per emulazione, stupidità o pura arroganza.
Trovo in Wikipedia "Contrariamente alle vecchie isole spartitraffico circolari, come già detto, la nuova rotatoria funziona con un controllo del flusso che avviene semplicemente dando la precedenza ai veicoli che hanno impegnato l'anello."
Ipotizziamo la domanda:
"Come ci si deve comportare quando si incontra una rotatoria?
A. Si da la precedenza a chi proviene da sinistra, sia o non sia entrato nella rotatoria.
B. Si da la precedenza a chi già vi si trova e non si impedisce a chi è arrivato prima di entrarvi.
C. Si dà la precedenza all'auto che si trova nella rotatoria e a tutte quelle che la seguono, una o centomila che siano."
Se fra le tre risposte vi è la regola giusta penso che (almeno dalle mie parti) 1/3 degli automobilisti la sa e la segue, 1/3 la sa e non la segue, 1/3 non la sa e non la segue. .
Se fra le tre risposte non c'è quella giusta, chi la sa la dica.

Scritto il 08/11/2009 alle 14:47 nella La vita nel NordOvest |


Un'ora in meno

Nel sito del mio paese trovo:
Durata Media del Giorno per Paesemio
Gennaio: nove ore e diciassette minuti Luglio: quindici ore e venticinque minuti
Febbraio: dieci ore e trenta minuti Agosto: quattordici ore e tredici minuti
Marzo: dodici ore e due minuti Settembre: dodici ore e quaranta minuti
Aprile: tredici ore e trentotto minuti Ottobre: undici ore e quattro minuti
Maggio: quindici ore e due minuti Novembre: nove ore e quaranta minuti
Giugno: quindici ore e quarantasei minuti Dicembre: otto ore e cinquantacinque minuti
Annuale: dodici ore e ventuno minuti

Oggi, come ogni anno a marzo e a ottobre, sento dire che grazie all'ora legale ci vengono regalate tot ore di sole facendoci risparmiare tot di energia elettrica per tot euro. Io sono sempre curioso di sapere come ciò succeda e non capisco perché - se ci da tanti vantaggi - non fanno l'ora legale per tutto l'anno. Trovo anche strano che ci regalino un'ora di luce in più a dicembre quando il giorno dura h 8.55 anziché a giugno quando ne dura ben 15.46, anche troppe. Da oggi, dunque, avremmo un'ora di sole in meno, anche se questo giorno dura un'ora di più.
Come ogni anno, due volte all'anno, brontolo per i cento orologi da regolare, ma -almeno - per cinque mesi non dovrò aggiungere un'ora a quella indicata dal mio per sapere quella indicata dagli altri.

Scritto il 25/10/2009 alle 13:41 nella Attualità


Libertà d'insegnamento
Si pretende, si magnifica, si difende, si oppone la "libertà di insegnamento", magari per diffondere le proprie idee sullo sterminio degli ebrei. Mi sorge un dubbio: insegnare agli studenti che 2 + 2 fa 7 sarebbe libertà di insegnamento, abuso d'ufficio o cos'altro?

Scritto il 24/10/2009 alle 13:30 nella Scuola


C'era una volta

C'era una volta un Re; una volta diventatato re lo era tutta la vita: era una monarchia. Ora c'è il Presidente; una volta diventato presidente lo è per un tempo predefinito, prorogabile: non é una monarchia ma una repubblica.
C'erano una volta i coniugi; una volta sposati lo erano per tutta la vita: erano una famiglia. Forse in futuro una volta sposati lo rimarranno a tempo predefinito, rinnovabile: non saranno più una famiglia ma un'altra cosa. Un legno piantato nell'orto è un albero se può dare foglie, fiori, frutti, altrimenti è un palo; se vi è padre, madre e possibilmente figli è una famiglia, altrimenti è come un palo. Non conosco fattore che curi un palo come un albero da frutto.
Una volta nella famiglia c'era mutua assistenza, oggi ci dicono che dove c'è mutua assistenza c'è famiglia.
Una volta le famiglie crescevano i figli, oggi i figli crescono le famiglie: una volta una famiglia con tanti figli, oggi un figlio con tante famiglie.

Scritto il 23/10/2009 alle 03:32 nella Costume, Diritto, Politica


Imposte o tasse
In "il Sabatini Coletti Dizionario della lingua italiana" trovo tuttora:

imposta2 [im-pò-sta] s.f.
*
• fin. Quota del reddito prelevata dallo stato o da un ente pubblico ai contribuenti per finanziare l'organizzazione statale e tutti i servizi necessari alla collettività SIN tributo (impropr. tassa): pagare le i. || i. diretta, quella che colpisce il reddito o il patrimonio | i. indiretta, quella che colpisce i beni di consumo | ufficio delle i., quello periferico dell'amministrazione finanziaria, incaricato del controllo fiscale | prelievo d'i., riscossione di una tassa
*
• sec. XIII
-----
tassa [tàs-sa] s.f.
*
1 Tributo che viene corrisposto allo Stato o ad altro ente pubblico per il godimento di certi servizi
*
2 Nel l. com., imposta sul reddito: pagare le t.
*
• sec. XIV

Va bene che nel linguaggio comune si usa tassa per imposta, ma se le due voci indicano due cose sostanzialmente molto diverse non capisco perchè ministri, politici, esperti e giornalisti non le usino in modo più appropriato: molto probabilmente col tempo la distinzione sarebbe recepita anche nel linguaggio comune.

Scritto il 16/10/2009 alle 09:58 nella Fisco


Più eguali

Forse lo strano sono io, ma mi sembra strano che appena finito di benedire la Corte Costituzionale per avere ribadito che siamo tutti eguali di fronte alla legge ci si scandalizzi perché non viene approvata una norma che (a quanto ho capito) prevedeva aggravanti nel caso che vittima di un reato fosse un omosessuale. Devo ritenere che una bastonata o un insulto fa più male a un omosessuale che a qualsiasi altra persona? Queste discriminazioni "a favore" mi paiono non meno "razziste" di quelle "contro", privilegi di persone più eguali delle altre.
Questa orwelliana costatazione vale anche al contrario.
Per incentivare ristrutturazioni o migliorie verdi si danno incentivi fiscali. Ma ci sono persone che di questi incentivi non possono beneficiare, perchè sono troppo povere, meno eguali delle altre.
Una persona è proprietaria di una casa, una vecchia casa ereditata, e vive con una pensione talmente bassa da non dovere pagare imposte. Se deve fare qualche lavoro alla sua casa non può beneficiare delle esenzioni cui invece hanno diritto proprietari più ricchi di lei. Il suo vicino può scalare parte della spesa dall'IRPEF ma lei no: è troppo povera per avere imposte da pagare e dovrà rassegnarsi ad indebitarsi per un importo superiore o cercare di pagare il meno possibile, magari in nero.

Scritto il 14/10/2009 alle 10:48 nella Politica


Non capisco

Mah, non capisco.
"I tuoi figli sono uno più bello dell'altro" è un complimento, anche se ne consegue che uno è più brutto dell'altro.
"Tizia è più bella che intelligente" è un'offesa.
"Tizia è più intelligente che bella" è un offesa o un complimento?
"Tizia è intelligente quanto bella" è un'offesa se si ritiene brutta e un complimento se pensa di essere bella? E viceversa?

Scritto il 13/10/2009 alle 10:52 nella Attualità


Democrazia a rischio?

Alla Camera dei deputati si discute: un tale dell'IdV (sta per "Italiani del Vituperio"?) appella mafiosi i colleghi, gli animi si riscaldano, l'assemblea si agita e la Presidente Rosy Bindi interviene dicendo: "sospendo l'aula, sospendo l'aula".
Essendo impossibile sospendere a non so quale appiglio l'aula di Montecitorio, penso che la signora si riferisca agli onorevoli deputati. Se il presidente della Camera dice "l'aula approva" capisco che i deputati approvano, magari a maggioranza; ma se dice che vuole sospendere l'aula posso capire che voglia sospendere i deputati, magari a una forca. Per quel che la conosco, la signora Bindi è volitiva, ha grinta, ha carattere e mi preoccupo.
Ma alla fine si limita a sospendere la seduta.

Scritto il 03/10/2009 alle 19:03 nella Politica


Quote rosa

Sono per la parità uomo/donna (e i lavori di casa li facciamo un giorno io e uno mia moglie) ma non mi convince la decisione del TAR di Lecce di annullare la Giunta provinciale di Taranto perchè non vi sono donne. La decisione sarà senz'altro ben motivata da norme e regolamenti. La capirei se ad una donna si fosse preferito un uomo meno meritevole, ma non se il motivo fosse solo che deve esserci comunque almeno una donna in giunta. Per lo stesso motivo dovrebbe essere riservato un posto in giunta a un mancino, a uno dai capelli rossi, a un omosessuale, a un sordomuto, a un musulmano, a un ebreo, eccetera: anzi due posti, uno per un uomo e uno per una donna.

Scritto il 26/09/2009 alle 10:18 nella Pari opportunità