giovedì 23 novembre 2017

Cattolici

Devono averla combinata ben grossa, devono essere stati molto cattivi i cristiani cattolici europei se il loro capo auspica e incoraggia l'invasione musulmana dell'Europa e la conseguente sottomissione all'Islam dei cristiani.
E pensare che è evidente la superiorità morale dei vangeli cristiani sul Corano islamico, un trattato politico del VII secolo dopo Cristo spacciato per testo divino al solo scopo di renderlo immutabile e incensurabile e inattacabile, uno strumento legslativo ideale per governanti dispotici e tirranici.
Se nello statuto fondativo di qualche associazione si trovasse contro i non soci  "Uccideteli ovunque li incontriate" sicuramente sarebbe considerata un'associazione a delinquere. Ma questo sta scritto contro i "miscredenti" (tutti i non islamici) nella Sura V del Corano,  documento fondativo dell'Islam. E si continua invece a considerarlo una religione.
Chissà per quali interessi personali o di parte molti politici italiani non denunciano l'evidente incompatibilità  tra Corano e Costituzione e vogliono dare a tutti la cittadinanza italiana, anche a chi considera assolutamente prevalente il primo sulla seconda, la legge "divina" su quella umana.
E il capo della Chiesa Cattolica non invita i cristiani a far conoscere il Vangelo, a evidenziare quanto sia moralmente superiore ed accettabile un testo che non stabilisce regole e sanzioni come fa il Corano (documento politico) ma indica comportamenti etico-morali (documento religioso), ma invita i fedeli ad accogliere indiscriminatamente tutti gli invasori, senza escludere quelli che ritengono loro dovere uccidere chi non è islamico o non vuole più esserlo.
Per persone libere da minacce e pregiudizi basterebbe confrontare i testi evangelici e quelli coranici per scegliere quello più umano ed esclusivamente religioso e meno strumento politico totalitario, quello per gente pacifica e quello per gente bellicosa.

VANGELI
« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la Terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli »   (Matteo 5,3-12)
 « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti »   (Matteo 22,37-40)

CORANO
33. La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso" [Sura V, Al-Mâ'ida (La Tavola Imbandita)]
Corano,
191. Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti. [Sura II, Al-Baqara (La Giovenca)]

Chissà di cosa sono colpevoli i cristiani europei per meritare di essere islamizzati. E come l'islam si è sempre espanto Benedetto XVI l'ha ricordato ma è stato zittito e  non sembra preoccupare Francesco.

 

 

martedì 21 novembre 2017

Promesse

Caro Berlusconi, in vista delle prossime elezioni lei promette di portare le pensioni minime a 1000 euro mensili per 13 mensilità. A garanzia di questo lei afferma che aveva promesso di portare le pensioni minime a 1 milione di lire mensili e questo il suo governo ha fatto. Un milione di lire sono 516€ al mese. La mia pensione mensile è di 499,45€ e solo grazie a governo diverso dal suo c'è una "14ma mensilità". Vorrei capire se si tratta di un errore o se non è vero che tutte le pensioni sono state portate a 516€ al mese. Nel primo caso dovrei far presente l'errore all'INPS e chiedere rettifiche e conguagli, nel secondo caso non posso crederle quando afferma che saranno portate tutte a 1000€. Siccome anche mia sorella si trova nella mia condizione, stento a credere alla coincidenza di due errori simili e penso che per altri motivi le nostre pensioni pagate con anni di contributi siano appena confrontabili con quelle di persone che mai ne hanno pagati e magari sono venute qui solo per beneficiare di quelli altrui.
Ma anche ammesso che si avveri la sua promessa, per quelle di noi sposate si presenterà un altro problema.
Salvo errori, per una pensione netta di 1000€ euro quella lorda è 1120€. Se il marito ha una pensione lorda di 1665 euro insieme superano i 36151,98 euro lordi annui, limite di reddito oltre il quale non hanno più diritto all'esenzione dal ticket sanitario. Questo in forza di una norma calcolata ai tempi in cui lei è entrato in politica e mai aggiornata da allora. Norma che non considera la perdita del potere d'acquisto in questo quarto di secolo, punisce le famiglie più numerose non considerando il numero dei componenti e discrimina i coniugi, tassati quando il loro reddito medio supera la metà del limite per i non sposati. Una vera e propria tassa sul matrimonio e in contrasto con gli articoli 29 e 31 della Costituzione. Le tasse sanitarie non sono poca cosa e  crescono col crescere degli anni di età.
Va bene che la Costituzione prevede la progressività della tassazione, ma mi sembra un tantino esagerato che aumenti col diminuire della capacità contributiva e col crescere dell'età. Ma questo è successo: grazie all'inflazione abbiamo superato il limite di reddito per l'esenzione dal ticket, siamo diventati più poveri ma dobbiamo pagare una tassa  prima non dovuta, siamo diventati più vecchi e malati e dobbiamo pagare più ticket.
Paradossalmente lo Stato considera il matrimonio comunione delle entrate ma non delle spese: se la somma dei redditi supera il limite si paga il ticket, ma le spese sostenute per il coniuge con pensione tra 2840,52 e 7750 euro non possono essere da lui detratte perché incapiente né dal coniuge perché non ne è a carico.
Magari, signor Berlusconi, potrebbe anche impegnarsi di rimediare a questi obbrobri, anche se forse non riguardano moltissimi elettori e rimediarvi non costa moltissimo.

 

 

Egoisti

Mi pare pacifico che mentre i giovani hanno buone possibilità di diventare vecchi, i vecchi non hanno assolutamente nessuna possibilità di diventare giovani. Non capisco il risentimento degli attuali giovani verso chi più non lo è, considerato che loro saranno i vecchi del futuro. I "giovani" di 40 anni forse non pensano che quelli che ora di anni ne hanno 75 alla loro età avevano già lavorato per 20-25 anni e che per più di 40 anni  hanno pagato contributi per avere una pensione. Se poi i contributi che pagavano sono serviti invece per pagare le pensioni ai loro padri non se ne può fare una colpa. Altro consueto addebito è che la loro pensione non è contributiva ma retributiva. In realtà questa tiene sì conto delle ultime retribuzioni ma anche del numero di contributi versati, se non del loro ammontare. Sono sempre stato contrario a un sistema pensionistico che ha permesso a non pochi furbetti di gonfiare la loro pensione gonfiando le ultime retribuzioni, specialmente nel settore pubblico o semipubblico. Sarebbe stato molto più equo un sistema che considerava i contributi versati purchè equamente rivalutati. Avendo avuto problemi negli ultimi anni di lavoro, io credo di essere stato danneggiato dal calcolo su retribuzione reale inferiore rispetto a quella percepita negli anni precedenti, ma sarebbe stato peggio considerare senza equa rivalutazione i contributi versati nei miei primi anni di lavoro, quando la mia retribuzione era l'equivalente di 18,08 euro al mese, lavorando 44 ore alla settimana per 50 settimane all'anno. Non credo che i giovani attuali la accetterebbero, ma molti di quei vecchi egoisti non se la sentivano di rifiutarla.