mercoledì 8 marzo 2017

Vergogna

Uno stato che tassa pesantemente il reddito e quando viene prodotto e quando viene speso e quando viene risparmiato e sugli interessi e sul capitale e sull'inflazione non ha titolo per chiedere ai cittadini tassati di vergognarsi se non pagano tutte le tasse ma dovrebbe vergognarsi di essere così esoso per non sapere usare con giudizio il denaro altrui. Dico stato per dire quelli che di stato vivono e che non si vergognano a pretendere lauti stipendi pagati da cittadini molto più poveri senza fornire loro un servizio adeguato. Parlo di governanti e politici attuali o passati che hanno creato una montagna di leggi inapplicate, inapplicabili, inutili o dannose un mare magnum dove sguazzano furbi e furbetti e gli onesti affogano. Parlo di tutti quelli inutilmente strapagati col pubblico denaro, non di quelli che hanno un giusto compenso per un utile lavoro.
Uno stato che non  difende il suo territorio dalle invasione straniere ma le favorisce, che si vanta di salvare vite straniere e non difende le vite dei suoi cittadini non può chiedere la loro fiducia. Uno stato che più i suoi cittadini diventano poveri e più li tassa non ha titolo per chiedere la loro lealtà. Chi vent'anni fa non doveva pagare tasse sanitarie (ticket) oggi è più povero, più vecchio e più malato e le deve pagare solo perché furbescamente lo stato non ha adeguato al costo della vita il  limite di reddito  per esserne esenti: uno stato che si comporta furbescamente non ha titolo per chiedere ai cittadini di non fare i furbetti Uno stato razzista che antepone il mondo intero ai propri cittadini, che favorisce spudoratamente stranieri e minoranze d'ogni etnia a danno dei propri contribuenti non ha titolo per chiedere loro di accettare entusiasti questa discriminazione o di accusarli di razzismo.Uno stato in cui i ladri hanno diritto ad essere indennizzati e le vittime rischiano il carcere non è uno stato serio.