sabato 19 luglio 2014

Sentenze

Condannato in primo grado assolto in secondo, assolto in primo condannato in secondo. Capitasse una volta ogni tanto lo capirei, ma questi casi mi sembrano piuttosto frequenti e in questi casi delle due sentenze se una è giusta l'altra è sbagliata. Anche se convenzionalmente il secondo grado prevale sul primo, non è garantito che il giudizio sia più giusto: sempre uomini o donne sono e possono sbagliare e il terzo grado può dire ch'è tutto da rifare. Forse se anche i magistrati rispondessero responsabilmente di manifeste castronerie queste potrebbero essere meno frequenti e meno frequenti le difformità di giudizio se non in presenza di nuove elementi di accusa o difesa e magari anche meno i casi di rinvio a giudizio.
Quando la certezza del diritto è aleatoria tanto vale affidarsi a una specie di "giudizio di Dio" o del Fato: moneta gettata dal "giudice" (testa colpevole, croce innocente) o pallina estratta da bimbo bendato (bianca innocente, nera colpevole), magari per tre volte e vale il risultato di due su tre.
Forse si avrebbe ancor meno fiducia nella Giustizia ma almeno si risparmierebbe tempo e denaro,  colpevoli o innocenti verrebbero subito condannati o assolti senza stare sulla graticola per anni nell'incertezza, magari sopportabile da chi spera in un'ingiusta assoluzione ma non da chi teme un'ingiusta condanna.