giovedì 26 aprile 2012

Leggendo in Italia


Vocaboli presi qua e là in giornali italiani in rete immigrati vecchi e nuovi, integrati o no.
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appeal - il suo ..
assist - l'.. dell’interlocutore 
austerity
beauty contest - il principio del «..» .
big - taglia «..»
bipartisan - consenso ..
black and white - Bersani in .. e maniche di camicia
blak list
Bomber
boutique - una delle .. più prestigiose
brand - un ..
budget ridotto
burlesque
call center
career day - Il kit che ho scelto per il primo ..
change - regime ..
chef - lo ..
choc - una cura ..
climber – free ..
comfort 
community organization della sinistra radicale
compact - Fiscal ..
competitor internazionali.
contact center in outsourcing
credit crunch
default - generazione del ..
egg crunch
élite - l’.. della mia Europa
escort orgogliose di non essere prostitute
ésprit - rifarsi a un ..
establishment - controllabile dall’.. media-toghe
fiction - location per ..
Fiscal compact
fun - un comizio di successo è ..
gossip - rubriche dei..
governance - uno “sforzo aggiuntivo” rispetto al Six pack sulla .. economica
grand commis - il ..
grandeur - mix indecoroso di ..
guilty
hairstyle - un nuovo ..
hardware - L’.. militare del “pooling and sharing
homeless - povero e ..
indignados
information technology - l’impiegato di settore “..
intelligentzia
job seeker - un giovane “..
joint venture - una .. partecipata anche da Enel
kermesse
kit - Il .. che ho scelto per il primo career day
Lady Spread poteva scendere
leader – i .. sindacali
leadership stanche
leggings 
lobby - sfiora le cricche e le..
location - uno delle principali .. dell'evento
love - “I ..”
Low profile
marketing - un pacchetto per ..
mass media - i “.. italiani”
mèches - calde ..
miniquad - Cade dal .., bimbo in coma
mix indecoroso di grandeur
no global
not guilty
nouvelle droite - la .. italiana
offshoring - contraria all’..
outsourcing - contact center in ..
partners - relazioni con i principali ..
performance - la ..-comizio
pooling and sharing - L’hardware militare del “..
premier in tilt
regime change
residence - smantellare i sanitari di un ..
Restitution day - ..”, l’hanno chiamato
review - spending ..
road map 
Save the children
shock - uno.. distruttivo
show elettorale itinerante
Six pack - uno “sforzo aggiuntivo” rispetto al .. sulla governance economica
slogan - i propri ..
special relationship con il Regno Unito
spending review
spread - concentrato sullo ..
sprint - uno .. realizzato
stalking
status symbol
stencil - 46.. riutilizzabili 
testimonial eccellenti
tilt - premier in ..
trash
trend - confermare il .. al ribasso
welfare - il nostro ..
Youdem - la tv satellitare di partito ..
 
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giovedì 19 aprile 2012

Austerità

Non è come ai bei tempi quando alla mancanza di competività si rimediava con la svalutazione della lira e quando la corsa tra indennità di contingenza e costo della vita era senza fine in un circolo vizioso di causa ed effetto,  l'inflazione non è ancora a due cifre annue ma c'è e col passare di pochi anni si arriva alle due cifre.
I limiti di reddito per beneficiare delle detrazioni fiscali (familiari a carico, tasse sanitarie, eccetera) sono fermi da 19 anni e in 19 anni l'indice ISTAT del costo della vita per famiglie di operai e impiegati è aumentato del 60,2% (vedi  Mar1993/Mar2012)


Forse lo sa anche il Governo, ma con l'aria che tira non ci pensa nemmeno di adeguare quei limiti al costo della vita. Più soldi entrano e meno sconti si fanno e meglio è: la parola equità è stata messa lì nel discorso iniziale tanto perché suonava bene e il limite per l'esenzione dalle tasse sulla salute (ticket) rimane 36151,98 euro lordi annui o magari meno e sul sito del ministero della salute si continuerà a leggere "Il problema dell'adeguamento del limite di reddito previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria al crescente costo della vita è, tuttavia, da tempo all'attenzione del Ministro della salute e di tutto il Governo." (Vedi).

Finora però l'INPS ha provveduto ad adeguare le pensioni considerando il costo della vita: sicuramente non sono aumentate del 60% ma qualcosa sono aumentate avvicinandosi sempre più a quel limite di 70milioni di lire annue lorde che nel 1993 mi pareva irraggiungibile. Naturalmente più sono le imposte sul lordo e meno resta di netto, le imposte sono aumentate e la capacità d'acquisto ancor più diminuita: si diventa più poveri e si viene considerati più ricchi.
Però il governo Monti qualcosa ha fatto per cercare di risolvere il problema: se le pensioni si avvicinano al limite e non possiamo alzare il limite, blocchiamo le pensioni e chi non l'ha già raggiunto non lo raggiungerà più. A limite bloccato pensioni bloccate, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato a dato.

Ma resta un problema, forse un piccolo problema che non riguarda molte persone. 

Il limite di reddito si riferisce a quello familiare, alla somma dei redditi di marito e moglie: se sono due pensioni e ne blocco solo una perché l'altra è troppo bassa e non mi hanno permesso di bloccarla, col passare del tempo con l'aumento di questa aumenta anche il reddito considerato e alla fine la somma supererà i 36151.98 euro ed entrambi i coniugi non avranno diritto ad esenzioni. 
Tanto meglio, non è un problema ma un'opportunità.
Non sarà un problema per Monti ma resta un problema per quei cittadini che si trovano in quella condizione e non capiscono perché una persona non sposata (single, per i giovani) possa beneficiare dell'esenzioni se ha un reddito lordo di 36151 annui mentre due sposati non ne beneficiano se ognuno dei due ha 18076 euro annui di reddito lordo.
Pare un'ingiustizia ma non è pensabile che venga eliminata: se quelli che la subiscono sono troppi perché costa troppo, se sono pochi perché pur costando poco non ha rilevanza politica. Una cosa è ingiusta se riguarda molti ma non lo è più se riguarda pochi o magari un'unica persona: c'est la vie, en Italie.



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Costi aggiuntivi

"Jawohl, meine Frau!". Ricevuto l'ordine teutonico Herr Professor è tornato tra noi con i compiti da fare a casa. Da moltissimo tempo non provavo più l'ansia che mi procurava la scuola, da anni non avevo più l'incubo ricorrente in cui sognavo che dovevo affrontare gli esami, da molto tempo se quel sogno tornava già nel sogno pensavo che non era niente vero, che gli esami li avevo superati. E continuavo a dormire. Stanotte invece mi sono svegliato per sfuggire all'incubo: riuscirò a calcolare e pagare come si deve l'Imu?
Con faccia sorridente e piglio severo il Professore ci sta caricando di campiti, minacciandoci che se non li faremo a puntino finiremo dietro la lavagna o fuori dall'aula in castigo, con Ellenia.
Non ricordavo più quanto sadici possano essere i professori sorridenti. Mettiamo insieme il nuovo sadismo professorale con quello fiscale che complica gli obblighi dei contribuenti per indurli in errore e poterli sanzionare e abbiamo le "semplificazioni montiane".
Spesso i politici mi fanno pensare a quello che disse mio figlio bambino: alla mamma che mostrandogli un pezzo di formaggio gli chiedeva "lo vuoi grande così" rispose "no, lo voglio piccolo così" indicandone uno molto più grosso.  Lo stesso vale per i supplenti, ma basta capirsi: rendere le cose astruse e la vita dei cittadini complicata il supplente la chiama "semplificazione".
Qui tutto è complicato, forse perché chi fa le norme non sa farle semplici, ma molto più probabilmente per rendere impossibile al cittadino onesto di osservarle, consentire al furbo di evaderle, dare occasioni al fisco per sanzionare e lavoro ad avvocati, commercialisti e CAF.
Per la denuncia dei redditi "semplificata" 76 pagine di istruzioni formato A4 e se sbagli non ci saranno scuse da chi non sa spiegare ma sanzioni per chi non può capire. 

Un modo per risparmiare lo stato lo trova, non facendo lavorare meglio i suoi dipendenti ma facendo lavorare di più i cittadini: lo Stato risparmia 100,  100 cittadini spendono solo 10 ciascuno e l'Italia ci rimette 900. Le prestazioni gratuite di tempo e lavoro una volta erano dette corvées: ai Re non costavano nulla e la Repubblica continua a non considerarle un costo.
Anche per l'Imu magari ci si dovrà rivolgere agli specialisti, un supplemento di spesa pagato con il nostro tempo e con le imposte o direttamente, usando il bancomat come vuole il professore, se i CAF lo accettano.




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venerdì 13 aprile 2012

Xenofobia

Misoxeno - Gervaso ha ragione per l'etimologia. «Phóbos» significa «fuga», «timor panico», «spavento». Il campo semantico dell'odio («mîsos») è lontano. Ma in italiano "-fobìa" come secondo elemento in parole composte fornisce ad alcune di queste anche il significato di "avversione" e di "odio" nei confronti di qualcosa o di qualcuno (cfr. «melofobo», «idrofobo»). D'altronde, nella fattispecie, «xenofobia» potrebbe considerarsi una parola più "intelligente", più "ricca", con una sfumatura psicologica in più dell'auspicato neologismo gervasiano [misoxeno], in quanto essa è in grado di spiegare l'origine dell'odio nei confronti dello straniero: la paura, appunto. La paura di chi e di ciò che non si conosce ingenera odio, avversione. Eugè (da VEDI)

Accusare la gente di essere xenofoba è come accusare qualcuno di avere paura dei cani. Come diceva anche il Manzoni 'Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare'. Chi è xenofobo è vittima non carnefice, va incoraggiato non insultato. La sua xenofobia può essere solo una più che giustificata reazione all'altrui misoxenia.
Nella situazione attuale è manifesto l'odio di musulmani (pochi o tanti) per il cosidetto mondo occidentale, gli infedeli, gli stranieri: viene predicato e praticato. Questo si potrebbe definire un comportamento misoxeno da condannare. Non si può invece condannare chi di fronte a questo odio ha paura, saranno anche pochi gli stranieri misoxeni ma giustificano pienamente la xenofobia, la paura nei loro confronti: se uno ha paura dei cani, è normale che abbia paura di tutti i cani anche se non tutti sono pericolosi.
Lo xenofobo è semmai da compatire, da condannare è il misoxeno. E non è detto che lo xenofobo diventi necessariamente misoxeno.
"[Xenofobia] è in grado di spiegare l'origine dell'odio nei confronti dello straniero: la paura", ma può benissimo esistere odio senza paura e paura senza odio.

Non sarebbe male usare due termini per due diversi sentimenti, non necessariamente coesistenti. 


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