mercoledì 27 aprile 2022

Art. 53

 "Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività". 

Questo sta scritto nella Costituzione italiana che dicono essere la più bella del mondo.

Uno capisce che il concorso alle spese pubbliche deve aumentare se la capacità contributiva aumenta e diminuire se diminuisce. Ma la Costituzione va letta, citata, interpretata: chi può lo fa nel modo per lui più conveniente e legifera o non legifera di conseguenza.

Se c'è anche un minimo di inflazione i prezzi aumentano, le spese pubbliche aumentano ma se il reddito nominale parimenti aumenta la capacità contributiva reale rimane immutata, il contributo alle spese aumenta ma rimane in ragione della capacità contributiva. Se però si è tassati  quando si supera un certo limite di reddito nominale, superando quel limite per effetto dell'inflazione c'è aumento di tassazione senza aumento di capacità contributiva. Se poi il reddito nominale aumenta meno dell'inflazione si ha un aumento della tassazione con diminuzione della capacità contributiva. Ho un ragionevole dubbio che questo non sia conforme al dettato della Costituzione, ma questo accade in Italia e chi tanto la cita e difende nulla dice.

Quando la somma delle due pensioni non superava 36151.98 euro due coniugi ultra65 non pagavano la tassa sanitaria (ticket). Ma la minore delle due ha avuto un  aumento corrispondente all'inflazione e la maggiore no e la capacità contributiva totale è diminuita. La somma ora supera quel limite e devono  pagare la tassa. 

"Il sistema tributario è informato a criteri di progressività", ma non credo possa essere interpretato nel senso che la tassazione deve comunque progredire nel tempo o che deve aumentare con il diminuire della capacità contributiva..



 

 

martedì 26 aprile 2022

Asparagi

Mi sono sempre piaciuti gli asparagi, ma ormai sono anni che non ne mangio, che mi sono sconsigliati dal medico.  

A primavera sparaxi e ovo. Un uovo sodo schiacciato con la forchetta e condito con olio e sale, un'asparago schiacciato sopra con la forchetta, un boccone dopo l'altro iniziando dalla punta  e finendo dove non era più tenero e mangiabile. 

Vivendo a Vicenza e poi a Valdagno per me gli asparagi erano bianchi, bianchi e grossi. Venivano coltivati nelle sparexare, vanexe speciali atte a farli crescere sotto terra e quando spuntavano dal terreno venivano estratti con apposito attrezzo. Così mi diceva la morosa che conosceva la sparexara di qualcuno del paese, io non ne ho mai viste.

Poi ho scoperto che altrove l'asparago bianco era una rarità sconosciuta o quasi e che gli asparagi erano verdi. A Biella trovavo solo asparagi verdi più o meno grossi.

Alla fine sono giunto a Savona e li ho scoperto gli asparagi viola, gli asparagi violetti d'Albenga. Qui i prodotti alimentari se non sono locali hanno meno valore e così ci sono le albicocche di Valleggia (SV), gli asparagi di Albenga (SV), i carciofi di Albenga (SV), ecc.
Anche i carciofi d'Albenga sono violetti.

A maggio, dopo i fioretti, c'erano i carciofi anch'essi mangiati con l'uovo, come gli asparagi, una foglia alla volta intinta nell'uovo sodo schiacciato con la forchetta e condito.
Ora quello che annunciava la primavera potrei trovarlo tutto l'anno e non so se è meglio. 


martedì 5 aprile 2022

Grafia

 Forse è il caso di scegliere cosa fare. Ci hanno insegnato che "i" dopo "c" o "g" le rende dolci davanti a "o, u, a" mentre "h" le rende dure davanti a "i, e". In altre lingue è invece "h" a rendere dolce la "c". È oggidì usuale inserire in un testo italiano termini stranieri senza mai segnalarli come tali (in corsivo, virgolettati o tradotti). Se nel contesto si è usata la grafia italiana mi pare normale continuare con quella e se vedo scritto "da Chiampo a Chicago" leggerle allo stesso modo e non una in veneto e l'altra in inglese. Se in testo italiano si inserisce il nome di una località straniera si dovrebbe o eventualmente evidenziare la grafia locale o usare la grafia italiana più prossima: "da Chiampo a Chicago" o "da Chiampo a Cicago". 

Analogamente se la grafia locale non è in caratteri latini. Per citare Буча (evidente grafia locale) traslitterando scrivere Buča o con grafia italiana Bucia e invece scrivono Bucha, con grafia inglese. 

Per minore difformità si potrebbe anche in italiano addolcire la "c" con "h" e sostituire "ch" con "k": non più "ufficio" ma "ufficho", non "chiesa" ma "kiesa" e magari "sc" con "sh", "scimmia" con "shimmia", il veneto "mas-cio" con "mascho". Con "g" è più complicato.