venerdì 11 novembre 2022

Eguaglianza e equità

Sembra che la sinistra si preoccupi delle diseguaglianze ma non delle iniquità.

Per equità chi lavora 50 guadagna 100 netto e chi lavora 75 guadagna 150 netto, Per la sinistra chi lavora 75  deve guadagnare 100 netto, per eguaglianza e rispetto della progressività del sistema tributario previsto dalla Costituzione.

Stando a PMI.it  se da 16500 euro lordi annui si passa a 18000 lo stipendio netto passa da 1256 a 1.225 € netti mensili: ben gli sta, così s'impara a non lavorare meglio o di più.

Magari si pensa che progressività dell'imposte significhi che con capacità contributiva doppia la tassazione sia più che doppia. Già questo mi pare iniquo, ma sarebbe meno iniquo della realtà. Capita che se la somma dei redditi di due persone sposate non supera un certo limite non pagano ticket sanitari per minori di anni 6 e maggiori di anni 65. Chi supera tale limite lo deve invece pagare, per un euro di lordo in più molti euro di tassa in più e di disponibili in meno. Mi sembra progressività eccessiva, ma non basta. Il limite, giusto o no che sia, è stato calcolato tre decenni fa. Capita anche che a causa dell'inflazione la capacità contributiva diminuisca, ma se il reddito nominale aumenta e supera il limite si deve pagare ticket, si ha cioè maggiore progressività e iniquità. 

Ma ancora non basta. Due coniugi pagano ticket con reddito medio che è la metà di quello previsto per fratelli, amanti, parenti o amici conviventi. La Costituzione (tanto amata e citata ma non letta e applicata) tutela la famiglia fondata sul matrimonio ed è da escludere che i costituenti si riferissero alla famiglia unisex a loro del tutto sconosciuta. Ma chi governava era più interessato a occuparsi delle nuove ricche coccolate sterili famiglie monocolore (dette arcobaleno) che della medievale povera famiglia uomo donna figli: porre lo stesso limite per famiglie di 1, 2, 3, 5 o più membri non favorisce certo le famiglie numerose.

Dicono che gli 80 eurorenzi a lavoratori dipendenti è un atto di giustizia. In realtà, escludendo dal beneficio chi ha meno di un certo reddito, i meno abbienti non li ricevono ma,  pagando l'IVA, li pagano ai più ricchi. Escludendo chi supera un certo reddito discrimina chi ne beneficia e chi no disincentivando il lavoro e consentendo a chi ha minor lordo di avere più netto. Come sempre non considerano la famiglia: con lo stesso reddito lordo familiare e medio pro-capite alcune famiglie ricevono 160 euro (con due stipendi di poco inferiori al limite) e altre niente (con un solo reddito superiore al limite massimo o un reddito inferiore al limite minimo e uno superiore al massimo). Eguaglianza e progressività.    

Per rispetto di Costituzione e giustizia o per favorire questo e quello esistono le detrazioni fiscali. Di fatto per potere godere di benefici non si deve essere troppo poveri. Se non si ha abbastanza reddito e abbastanza Irpef da pagare non si può detrarre niente e per le stesse cose si deve spendere di più dei più ricchi. Può capitare che qualche famigliare possa avere le detrazioni che spetterebbero, ma solo a certe condizioni. Marito e moglie regolarmente sposati, non separati e non divorziati anche se dormono nello stesso letto non sono considerati conviventi se, per qualsiasi ragione, non hanno residenza anagrafica nello stesso comune. E se non sono conviventi l'uno non può avere le detrazioni che spettano all'altra.  Per stabilire se devono pagare il ticket si calcola il reddito familiare sommando i redditi di entrambi ma  non si detraggono da quel reddito tutte le spese familiari fatte con lo stesso. Si possono detrarre alcune spese sostenute per un familiare solo se questo è a carico. Si può essere a carico se si è sotto un certo reddito, non si paga Irpef se non si supera un reddito più alto. Se il reddito di un coniuge è più del primo e meno del secondo le sue spese detraibili non possono essere dedotte dalla sua Irpef perché è troppo povero né dall'altro coniuge perché è troppo ricco. Secondo logica equità. 

Da notare che quanto spende lo Stato per mantenere uno straniero irregolare è 4,5 volte quello che ritiene bastante a un italiano per vivere autonomamente senza essere a carico di qualcun altro.

Questa la situazione dopo un decennio di sinistra al governo, spero che ora la musica cambi.