martedì 1 maggio 2018

Progressisti

Diciotto mesi lontano dai nostri cari a patire freddo e caldo, a fare quello che ci ordinavano, a fare il nostro dovere di cittadini e difendere la Patria da eventuali invasori. Oltre ad armi e vestiario militare lo Stato ci forniva vitto, alloggio e 110 lire di diaria.
Ora le invasioni non si devono impedire ma favorire e gli invasori non si respingono ma si accolgono, anche andandoli a prendere dove a loro fa più comodo.
E, se lo vogliono, per diciotto mesi diamo loro vitto, alloggio e diaria senza nulla chiedere in cambio, liberi di fare quello che preferiscono, anche delinquere, e di godere di tutto quanto lo Stato sociale fornisce.
E il vitto deve essere di loro gradimento, non come il nostro rancio comunque "buono e abbondante". E l'alloggio dev'essere confortevole, pulito e curato dal personale appositamente da noi pagato, non come le nostre caserme, le nostre camerate che dovevamo tenere pulite e in ordine, le nostre brande a castello e relativo cubo. Se tutto non viene loro fornito come vogliono protestano anche violentemente. Nel vitto niente vino o suino o ci accusano di offendere l'islam. Se tutto non è come vogliono quelli di carnagione scura ci accusano di razzismo, gli altri solo di xenofobia, per gli islamici che hanno il dovere religioso di odiarci siamo tutti infedeli islamofobi.
E la diaria non son le nostre 110 lire, cioè euri 0,057. Ovviamente si poteva avere qualcosa di più di quanto si può avere oggi con 0,057€ (che rivalutati sono 1,49),ma erano sempre quasi niente e non avevamo ricariche telefoniche.
Eravamo lì per difendere l'Italia dagli invasori ricevendo dallo Stato molto meno di quanto dia agli invasori, a chi chiede "asilo politico" ben sapendo di non averne diritto.
Dicono che è questione di progresso, questione di civiltà. Basta intendersi sul significato. Per chi si dice progressista il progresso è tornare alle civiltà del passato, alle barbarie del passato.
"La moneta cattiva caccia quella buona" e forse non vale solo per le monete.
Gli italiani vengono sostituti dagli africani, i cristiani dai musulmani, l'amore per il prossimo del cristianesimo dall'odio per gli infedeli dell'Islam. I vizi diventano diritti e cacciano le virtù. E il progresso diventa imbarbarimento: tornano aborto, eugenetica, poligamia, perversioni e altre amenità che si pensava fossero passato remoto.



 

 

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