mercoledì 1 agosto 2012

I colpevoli

Se un negozio insiste a voler guadagnare troppo i clienti se ne vanno e chi resta paga la merce sempre più cara, se una gazzella sfugge al leone un'altra finisce per essere divorata, se uno non si lascia rapinare viene rapinato qualcun altro, se uno non paga le imposte altri le pagano maggiorate.
Il cliente che paga prezzi più alti dovrebbe dare la colpa a quelli che li evitano, la gazzella divorata a quella sfuggita, il rapinato a chi non si lascia rapinare così come chi paga troppe imposte da la colpa a chi non le paga. Io non posso non pagare le imposte e ovviamente vorrei che tutti le pagassero. Ma se anche potessi avrei difficoltà morale a non pagarle. Questa difficoltà un tempo assoluta lo diventa sempre meno: se lo stato si comporta come il negozio o il leone o il rapinatore capisco il cittadfino che si comporta di conseguenza.
Io vorrei essere onesto con lo Stato (inteso in tutte le sue componenti) ma vorrei che lo Stato fosse onesto con me. La caterva di norme fiscali spesso ambigue sembra fatta apposta per favorire i furbi e danneggiare gli onesti. Pagare il giusto non è un'impresa semplice: si rischia di pagare ingiustamente di più o di pagare involontariamente di meno, essere sanzionati e alla fine pagare di più ed essere considerati "dichiaranti infedeli", ossia disonesti evasori. Molti allora possono pensare che conviene pagare volontariamente di meno, un vantaggioso rischio calcolato.
Il cittadino deve sentire il dovere di pagare i servizi forniti dalla Stato, ma lo Stato (e chi lo rappresenta) deve sentire il dovere di fornire servizi adeguati e senza sprechi. Se così non è non ha assolutamente l'autorità morale per condannare chi evade le imposte: prima di chiedere onestà agli altri deve essere onesto.
Anche il cittadino più civico pur pagando le tasse le paga con rabbia se considera che metà del suo lavoro è per sè e metà va allo Stato e mentre a lui restano si e no 1000 euro al mese scopre che dirigenti statali non si accontentano di 1000 euro al giorno, quanto meritati si vede da com'è l'Italia.
Con rabbia paga il canone RAI pensando a stipendi e cachet milionari (in euro), pensando agli sprechi con risultati discutibili e con più rabbia quando si pretendendono due canoni da chi già ne paga uno mentre un utente su due non ne paga nessuno.
Fa bene Monti a dichiarare guerra agli evasori, ma se paghiamo così tanto non è solo perché ci sono tanti evasori: se pagassero tutti si troverebbe sempre il modo di spendere tutto. È normale che lui voglia che tutti paghino tanto, lui ne beneficia e gli servono per governare. Peccato che i soldi dei cittadini servano anche per mantenere privilegi e sprechi: sarebbe meglio abolire questi prima di chiedere ulteriori sacrifici a chi non ha privilegi e non può sprecare.
Forse è vero che se non ci fossero evasori si pagherebbero meno imposte, ma è sicuramente vero che si pagherebbero comunque meno imposte se i governi avessero la diligenza del buon pater familias e forse ci sarebbero anche meno evasori.

Nessun commento:

Posta un commento