Vale questa regola: se è impossibile fare la cosa giusta, fare la cosa sbagliata più semplice.
Sbagliato per sbagliato non vale la pena complicarsi la vita.
Se le regole sono tanto complicate che è quasi impossibile osservarle, meglio ignorarle sapendo che comunque si faccia si sbaglia. Con una specie di terrorismo fiscale le occasioni non possono mancare per sanzionare una qualche infrazione: probabilmente nemmeno il più bravo degli agenti delle entrate o delle guardie di finanza può essere sicuro di passare un anno o un mese senza commetterne una.
Dicono che devono sempre essere emessi gli scontrini, ma in 50 anni mai una volta che chi vende carburante per auto me l' abbia dato. Probabilmente non sono tenuti a farlo e io non l'ho mai preteso né sono andato a leggermi tutto il corpus legis per accertarmi che così sia. D'accordo, ignorantia legis non excusat: ma voglio vivere la mia vita e non passarne mezza alla ricerca di una norma che dica una cosa e l'altra mezza ad accertarmi che non ce ne sia una che dica il contrario. Il modo più semplice di sbagliare è pensare che chi non mi dà scontrino lo fa perché sa di non doverlo dare, ritenendo che uno che fa un lavoro lo sappia fare a norma di legge. E così se in spiaggia, per strada o al mercato marocchini, cinesi, senegalesi mai mi danno scontrino penso che godano di extraterritorialità e ne siano esentati: di chiederlo non ci penso nemmeno, anche perché non saprei in quale lingua farlo, quasi sicuramente in una che non conosco e capisco. Nemmeno i venditori di prodotti agricoli del circondario o della regione confinante danno ricevuta e io non la chiedo per non sentirmi rispondere che non è dovuta e accertare se dicono il vero o il falso. Sicuramente alla regola "dare sempre ricevuta" esistono eccezioni che io ignoro e do per scontato che invece quelli delle categorie interessate conoscano e rispettino fedelmente. Tempo fa sentii dire che per certe categorie lo scontrino non era più dovuto, ma non so quali fossero queste categorie, se la voce era solo una voce, se é una norma vigente, se è mai esistita o è stata abrogata: sbagliato per sbagliato io mi fido di chi fa il suo mestiere. Quando mi danno lo scontrino lo conservo (da almeno 15 anni li tengo tutti infililati, mese per mese) e talvolta leggo "non valido ai fini fiscali": e allora, perché me lo danno? Probabilmente in paesi come Spagna e Portogallo dove regolarmente segnalano con l'accento tonico l'eccezioni alla regola di pronuncia (in Francia non hanno eccezioni ma indicano sempre le é e le è) se esistessero eccezioni alla regola "tutti devono emettere lo scontrino" lo segnalerebbero con l'obbligo per gli esenti di esporre un cartello "lo scontrino non è dovuto". Da noi invece le eccezioni non sono segnalate e io continuo ignorare se esistono veramente, a non chiedere scontrino o a dire Carcàre e Mallàre se non mi dicono che si dice Càrcare e Màllare. Io credo che questa ambiguità non sia involontaria, anzi serva allo scopo di terrorizzare i contribuenti come con le Strafexpedition della guardia di finanza.
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