venerdì 4 febbraio 2011

Non solo rotonde

Un po' alla volta nelle nostre strade i semafori vengono sostituiti dalle rotonde alla francese. C'è sempre da imparare. Peccato che non si imiti anche il modo di indicare le località, la direzione da prendere per andare dove si vorrebbe andare  e si continui invece ad usare criteri che rendono il viaggiare quasi impossibile per una persona non del luogo e non munita di navigatore satellitare.
Sembra sia ritenuto normale indicare la via per Chissàdove e all'incrocio successivo solo quelle per  Chissàquando, Chissàperché e Chissàcome, che quelli del luogo sanno benissimo essere sulla stessa via, subito prima o subito dopo di Chissàdove. Alla successiva rotonda non ci sarà più l'indicazione per Chissàcome ma qualcos'altro; se per caso ci fosse, la distanza indicata che prima era 10 Km potrebbe essere 15 e uno si chiede se si sta avvicinando o allontanando. L'automobilista che si ostina ad usare atlanti cartacei ed è privo sia di navigatore satellitare che di navigatore umano dovrebbe fermarsi, riprendere in mano l'atlante, fare il punto e decidere quale delle nuove opzioni scegliere, trovare fra i nomi indicati quello che si trova sulla strada che pensava di fare.
Oggi ho fatto 50 km più del previsto per non essermi fermato a controllare.
Se non si vuole imitare i francesi anche per le indicazioni e non solo per le rotonde, meglio non mettere niente: si fa meno confusione e meno spesa. Se proprio non si vuole vietare di viaggiare senza l'aiuto satellitare, si facciano delle piazzole dove uno possa fermarsi e orizzontarsi con carta e bussola.

Wikio

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