mercoledì 2 febbraio 2011

Emergenza democratica

Ci sono paesi in cui qualsiasi cittadino in casa sua può fare i suoi porci comodi, senza pubblicità e senza scandalo, senza danno per nessuno, rispondendone solo alla sua coscienza, a Dio o al confessore e altri paesi dove si spia quello che un cittadino fa nel suo intimo, se ne pubblicizzano i comportamenti per creare scandalo, procurargli danno morale, politico, sociale; ci sono paesi democratici e paesi totalitari.
A quanto ne so, i Pubblici Ministeri nostrani non sono tali per grazia di Dio o per volere del popolo ma solo perchè - a suo tempo - hanno superato un concorso: molto o poco tempo fa, onestamente o disonestamente. E da allora possono avere fatto bene o male il loro lavoro ma raramente hanno reso conto del loro operato, affermano che tutti cittadini sono eguali davanti alla legge ma mentre io posso essere da loro giudicato e condannato (giustamente o ingiustamente, in tempo ragionevole o in tempi geologici) sicuramente io non li posso né giudicare, né condannare e nemmeno criticare senza rischiare vendette.
Affermano che fanno atti dovuti, perché c'è l'obbligatorietà dell'azione penale. Io non sono contro questa obbligatorietà e penso a uno che per osservala rinunci a pranzo, cena, sonno, amicizie, ferie: così facevo io quando mi sentivo obbligato a fare presto e bene il mio lavoro. Pare che l'obbligatorietà consista invece nella facoltà di scegliere in quali casi applicarla e in quali considerarla solo opzionale, non in base a regole valide per tutti, ma a discrezione o arbitrio personale senza dovere rendere conto a nessuno delle proprie scelte o rispondere dei propri errori, delle spese e dei danni che ne derivano.
Sinceramente non vedo minacce per la democrazia se uno con importanti incarichi istituzionali fa in privato cose che ritengo porcate o se qualcun altro se ne vanta pubblicamente o se vengono indecentemente messe in pubblico da altri, non ritengo antidemocratici i gusti sessuali di Kennedy, Clinton o Vendola. Mi preoccupa molto di più, anzi mi spaventa, l'idea che qualcuno possa impunemente intrommettersi nel mio privato o di qualsiasi altro per vedere se c'é qualcosa non solo di penalmente rilevante ma anche se c'è qualcosa di moralmente disdicevole, possa arbitrariamente decidere chi colpire e chi no, chi favorire e chi agevolare, chi escorticare (si dice così? un tempo si diceva sp...) e chi no. Mi preoccupa che le leggi possano venire interpretate e applicate in base a personali visioni politiche. Mi preoccupa e mi terrorrizza constatare che mentre mai si è indagato per fughe di notizie che hanno gravemente danneggiato persone e personalità, subito si interviene se non sono gradite a una magistrata, un'appartente alla casta. Mi preoccupa che qualcuno voglia decidere delle sorti del paese solo per aver vinto un concorso chissà quando, chissà come.
Usando pochissimo il telefono, difficilmente potrebbero incastrarmi con intercettazioni più o meno lecite, ma, come quasi tutti, nella mia vita qualche errore avrò pur commesso: non mi piace sapere che chi si ritiene immune da errori e comunque impunibile sia anche molto vendicativo.

Wikio

Nessun commento:

Posta un commento