mercoledì 16 gennaio 2013

Matrimoni

Quando lo vedevamo i miei compagni dicevano che era un "culatòn" e mi consigliavano di starne alla larga; quando lo incrociavo - io di qua lui di là di Corso Palladio - mi guardava in strano modo, con concupiscenza direi oggi. Li chiamavano con quel nome allora, ora li chiamano gay e sono riveriti presidenti di regione. Per carità, tutti sono liberi di avere i propri gusti purchè non pretendano da me o da chiunque altro di condividerli o assecondarli. Se uno vuole puo essere coprofago e vantarsene o sodomita ed esserne orgoglioso. A me magari possono fare schifo senza potere per questo essere considerato incivile, intollerante, retrogrado, arcaico, un criminale punibile per copro- o omofobia: anche le lumache a qualcuno piace moltissimo mangiarle e a qualcun altro fanno del tutto schifo, è questione di gusti.
Quello che più desiderano pare sia ora potersi sposare tra loro, "essere uniti nel sacro vincolo del matrimonio" si diceva una volta, ma oggi non ha più senso: uno con uno e una con una per ora, ma non è detto che si accontentino, che così
i loro "diritti civili" siano appieno soddisfatti.
Per molte nazioni era un diritto possedere schiavi, per i romani era un diritto godersi i cruenti giochi circensi e crocifiggere servi ribelli, per gli aztechi era un diritto avere prigionieri da sacrificare al Sole: molte civiltà avevano di questi diritti. Nella nostra quello che era sopruso, licenziosità, arbitrio, vizio o vizietto ora è "diritto civile" e chi la pensa diversamente è come minimo un incivile. Civiltà, inciviltà, ascesa, decadenza si susseguono da sempre e magari chi crede di progredire verso il meglio va verso il peggio: non più lontano di 70 anni fa nella civile Europa si sono viste enormi barbarie che qualcuno spacciava per progresso.
Io resto del parere che - stando alla parola - non c'è "matrimonio" se non c'è potenziale "mater", che non c'è madre se non c'è padre e mi pare evidente che un mondo di sole famiglie monosex non ha futuro. Unioni omo e etero sempre unioni sono, ma non sono la stessa cosa: anche una Società per Azioni e una società in nome collettivo sempre società sono ma forse non vanno confuse. Tuttavia prima o poi  ci sarà il matrimonio omosessuale, ma allora credo che chiederò il divorzio: non voglio che sui miei documenti sia scritto "sposato" e si capisca "omosessuale", me ne vergognerei (posso?).


Nessun commento:

Posta un commento