martedì 6 dicembre 2011

Tributi.

Chi non paga il pizzo è un eroe, chi non paga le imposte è un mascalzone: ma come la mettiamo se le imposte sono viste come il pizzo pagato allo Stato?
Se un traghettatore mi chiede di pagare il traghetto meno di quanto mi costerebbe fare il giro passando per il primo ponte è giusto e pago volentieri, se invece un prepotente si pone sul ponte da sempre di uso pubblico e vuole che paghi per lasciarmi passare è una rapina e considero mio diritto e mio dovere fare il possibile per non pagare.
Se lo Stato chiede molto più di quanto valga quello che offre la considero una rapina, se chiede a me di sacrificarmi per consentire ad altri di vivere agiatamente non la considero solidarietà ma sopruso, se con me si comporta disonestamente non gli riconosco il diritto di chiedermi di essere con lui onesto, se mi tartassa solo perché ha la forza di farlo appena posso cerco di evadere. La lotta all'evasione fiscale - a parere mio - deve passare anche per la lotta a tutto ciò che a una persona onesta può apparire solo oppressione fiscale. Un Fisco iniquo può contare solo sulla sua forza impositiva, uno equo può anche contare sulla lealtà dei cittadini onesti
.
Rimarranno sempre i disonesti per natura, quelli che anche le imposte giuste ed eque vogliono farle pagare solo agli altri, giustamente da punire.
Forse non tutti coloro che s'indignano contro gli altri sono onesti reali (bisognerebbe abolire la trattenuta alla fonte per saperlo) ma un fisco accettabile farebbere emergere gli onesti potenziali.

Contro l'evasione fiscale tutti avevano promesso mari e monti, alla fine abbiamo solo mari o monti.


Wikio

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