E non si vergognano nemmeno. Un'azienda può anche dare stipendi astronomici, se chi li percepisce ritiene di meritarseli e non si vergogna ad essere superpagato. Può farlo se nonostante stipendi esagerati riesce a stare sul mercato, probabilmente sono giustificati dai risultati. Se il prodotto è buono e la gente lo compra e paga volentieri il prezzo, va benissimo dare il giusto compenso a chi se lo merita, possibilmente senza esagerare per non offendere gli altri. Ma la RAI senza il canone sarebbe fuori mercato. Senza l'imposta pagata dai cittadini non potrebbe sopravvivere alla sua opulenza. Cinque anni fa entrò nel linguaggio dei politici un termine inglese: "spending review".
Riempiva la bocca dei politici, ma lasciava vuote le tasche dei cittadini. Chi si aspettava riduzione della spesa pubblica pensa significhi invece "spendi di più". Ci vuole una bella faccia tosta proclamarsi in difesa dei più deboli, richiedere contributi per questa o quella opera benefica, condannare chi non paga il canone, non paga le imposte. Con che faccia si può pretendere spudoratamente da chi guadagna si e no 1000 euro al mese di contribuire immotivatamente a pagare stipendi 10, 20, 50, 100 volte tanto? Chi non paga ingiuste imposte non è sicuramente più da biasimare di chi da quelle imposte ricava ingiuste retribuzioni.
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