Pagare le tasse (e imposte) non è così bello come diceva il ministro Pàdoa (=Padova) Schioppa. Forse il suo seguace Padoàn (=padovano) pensa più realisticamente che il bello è riscuoterle, farle pagare agli altri e beneficiarne. Pagarle non piace a nessuno, ma si può ben accettarle quando non sono esagerate e sproporzionate ai servizi forniti. Il peggio però è pensare, anzi sapere per certo, che si pagano anche per i molti che non le pagano, non pagano imposte, IVA, biglietto dell'autobus, tassa sanitaria, canone RAI, ecc.: va bene, è giusto pagare imposte e tasse, ma perchè io sì e altri no? Giorni fa ho sentito affermare in tv che l'90% di chi usa gli autobus a Roma non paga il biglietto. Un tempo c'era l'autista e c'era il bigliettaio, per risparmiare hanno abolito il bigliettaio: un bel risparmio se è vero che il 90% dei biglietti dovuti non vengono pagati. Per carità, c'è l'automazione e magari un bigliettaio intimidito e senza il supporto di una scorta non riuscirebbe a fare pagare il biglietto alla metà dei passeggeri, come insegnano le esperienze dei controllori in altre città. Resta il fatto che quel 10% che paga il biglietto più che onesto si sente il babbeo che paga per il 90% che viaggia gratis. Se per continuare a fornire il servizio a quegli scrocconi l'azienda aumenta il prezzo del biglietto a pagare è solo quel 10%, se il bilancio viene ripianato dal Comune con le imposte pagate dai concittadini sono essi a sopportarne il peso, se quanto pagato dai concittadini non basta e il Comune viene sovvenzionato con le imposte pagate dai cittadini italiani sono tutti gli italiani a rimetterci e i tedeschi di Germania hanno tutte le ragioni del mondo a chiamarsene fuori, visto che possono. Se davvero il 90% di furbi si fa pagare il viaggio dal 10% di gonzi la cosa più giusta da fare è abolire il biglietto (si dice ticket?) e tutti viaggiano gratis. Se non si è in grado di far pagare il biglietto al 90% dei viaggiatori tanto vale non farlo pagare: o tutti o nessuno. Così se non altro non ci sono furbi gongolanti e babbei avviliti: basta fare pagare con equità le imposte, ma questo è un altro discorso. Se poi uno non vuole usare l'autobus affari suoi, il servzio è offerto a tutti. Così come invece stanno le cose io non so se devo vantarmi o vergognarmi per avere fatto tre chilometri a piedi quando mi sono accorto che il bus non sarebbe partito in tempo per arrivare prima dello scadere dei 90 minuti di validità del biglietto e non avevo i soldi per acquistarne un altro.
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