giovedì 27 novembre 2014

Miglioria peggiorativa

In Veneto direbbero per analogia "pezo tacòn de sbrego".
Capita che nel 2013 Nane abbia avuto una pensione di 29000€ lordi annui e sua moglie Nina una  di 7150€. Nel 2014 per effetto della "perequazione" la pensione di Nane diventa 29261€ e quella di Nina 7236€ in totale 36496€. Nane e Nina si rallegrano un po' perché la pensione netta mensile di Nane passa da 1682€ a 1693€ e quella di Nina da 550€ a 557€: 18 euro in più al mese non sono molti ma sempre meglio di niente, mediamente 9€ euro su pensioni di 1116€ mensili netti a testa. In Veneto direbbero "piuttosto de gnente mejo piuttosto": hanno avuto una miglioria, un piccolo aumento delle pensioni, un molto parziale adeguamento all'aumento del costo della vita. 
A maggio arriva il tanto strombazzato bonus di 80 € netti/mese ma né Nane né Nina ne hanno beneficio alcuno. Loro sono pensionati e non rientrano tra i favoriti di Renzi, come non rientrerebbero anche se fossero entrambi lavoratori dipendenti:  Nane perché troppo ricco (più di 26000€/anno), Nina perché troppo povera (meno di 8000€).
Però Nane e Nina sono anziani e con l'età, si sa, arrivano i malanni. Mettiamo che nel gennaio 2015 Nina si ammali e necessiti di visite specialistiche e medicine. Prima  per  quelle poche volte che ne aveva avuto bisogno era esente dal pagare la tassa sanitaria (ticket) in quanto aveva più di 65 anni e la somma del suo reddito con  quello del marito arrivava a 36150€ annui lordi e non superava  i mitici 36151,98€,  limite stabilito una volta per tutte 20 anni fa, nel 1994. Ma ora dovrà pagarla la tassa e facilmente l'ammontare per le varie prestazioni supererà i 360 euro: col  minimo fisso di 10€ per ricetta  ne bastano 3 al mese. Non essendo Mina a carico di Nane (anche il limite di 2840,51€ è quello da vent'anni) sarebbero entrambi "esenti da ticket" se  non fossero sposati, ma lo sono da oltre 50 anni: quindi entrambi dovranno pagarsi la tassa per le loro cure e le spese per Nina non potranno nemmeno essere portate in detrazione dall'Irpef: troppo povera per poterlo fare lei, troppo ricca per poterlo fare lui, una libera interpretazione dell'art. 31 della "più bella Costituzione del mondo." Tutto questo per equità, dicono. E poi mostrano meraviglia per il calo di votanti e matrimoni.
Quello che Nane e Nina ritenevano un aumento di 234 euro netti all'anno si rivelerà una perdita netta di almeno 126 euro, ma sarà sicuramente molto di più: è quello che io chiamo "miglioria peggiorativa".

Note:
Nane = Giovanni 
pezo tacòn de sbrego = peggio il rattoppo dello strappo (z=s dolce)
piuttosto de gnente mejo piuttosto = piuttosto di niente meglio piuttosto 

Nessun commento:

Posta un commento