Chissà se quelli che “la Costituzione più bella del mondo non si tocca”, chissà se quelli che l’agitano come fosse il libretto rosso di Mao, chissà se quella gente lì l’ha aperta e letto “Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. ” e “Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.”
Nemmeno i governanti succedutisi dal 1948 ci hanno badato molto, altrimenti le norme vigenti non sarebbero come sono.
È indiscutibile che nel 1947 con “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” non s’intendesse qualcosa di diverso dall’unione uomo-donna (a quel tempo quello che chiamano “diritti civili” era detto obbrobrio) e quella famiglia è agevolata come segue.
Esenzione dal ticket - A due sposi ultrasessantacinquenni (genitori di più figli) spetta solo se in due hanno reddito lordo inferiore a 36151,98 euro (cioè 70milioni di lire calcolato nel 1993 e corrispondenti a circa 56500 euro 2014), ossia lo stesso richiesto per una persona non sposata. In altri termini il reddito medio di una famiglia di due persone dev’essere la metà di quello di una singola.
Familiari a carico - Anche il limite di reddito di un familiare per considerarlo fiscalmente a carico e usufruire delle detrazioni Irpef è storico e ridicolo: 2840,51 euro lordi annui, ossia 5,5milioni di lire calcolato nel 1993 e rimasto d'allora immutato mentre l'indice del costo della vita è aumentato di circa il 56%.
80 matteuro – Marito e moglie senza figli, lavorano entrambi. Reddito mensile netto 1450€ lui, 1450€ lei, totale reddito famiglia 2900€ netti. A entrambi spettano gli 80 m€, totale 3060 €/mese.
Marito, moglie e due figli: lei lavora part-time per badare ai figli. Reddito mensile netto 450 lei, 1650 lui, totale 2100€/mese. A lei non spettano gli 80 m€ perchè incapiente, a lui non spettano perchè supera i 1500 €/mese: totale 2100 €/mese.
Spese detraibili – Marito, moglie due figli di 3 e 5 anni: la moglie lavora part-time per poter badare ai figli. Reddito mensile 1800€ lui, 500€ lei. Il loro reddito complessivo lordo supera gli storici 36151,98€ lordi annui e non sono esenti da tasse saniarie. Lui ha sufficiente reddito e irpef e può detrarre il detraibile per spese mediche relative a lui e ai figli a carico. Lei ha reddito troppo basso per poter detrarre il suo detraibile e troppo alto per essere considerata a carico del marito: le spese mediche a lei relative restano a completo carico della famiglia.
Spese di ristrutturazione – La Costituzione parla di “famiglia fondata sul matrimonio”, ma il matrimonio ha rilevanza solo per far pagare più tasse. Se per qualsiasi motivo marito e moglie hanno residenza in comuni diversi e lei non ha abbastanza reddito per detrarre il detraibile (è incapiente) nemmeno il marito capiente può farlo perché per il fisco “non è familiare convivente” ed è irrilevante che da più di 50 anni siano sposati vivendo sempre insieme .
Capisco che governanti, politici, burocrati - abituati a ragionare in base ai loro stipendi - non badino a queste piccole cose: per loro si tratta di insignificanti spiccioli, ma non è così per molti di quelli che con le imposte quegli stipendi pagano.
È indiscutibile che nel 1947 con “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” non s’intendesse qualcosa di diverso dall’unione uomo-donna (a quel tempo quello che chiamano “diritti civili” era detto obbrobrio) e quella famiglia è agevolata come segue.
Esenzione dal ticket - A due sposi ultrasessantacinquenni (genitori di più figli) spetta solo se in due hanno reddito lordo inferiore a 36151,98 euro (cioè 70milioni di lire calcolato nel 1993 e corrispondenti a circa 56500 euro 2014), ossia lo stesso richiesto per una persona non sposata. In altri termini il reddito medio di una famiglia di due persone dev’essere la metà di quello di una singola.
Familiari a carico - Anche il limite di reddito di un familiare per considerarlo fiscalmente a carico e usufruire delle detrazioni Irpef è storico e ridicolo: 2840,51 euro lordi annui, ossia 5,5milioni di lire calcolato nel 1993 e rimasto d'allora immutato mentre l'indice del costo della vita è aumentato di circa il 56%.
80 matteuro – Marito e moglie senza figli, lavorano entrambi. Reddito mensile netto 1450€ lui, 1450€ lei, totale reddito famiglia 2900€ netti. A entrambi spettano gli 80 m€, totale 3060 €/mese.
Marito, moglie e due figli: lei lavora part-time per badare ai figli. Reddito mensile netto 450 lei, 1650 lui, totale 2100€/mese. A lei non spettano gli 80 m€ perchè incapiente, a lui non spettano perchè supera i 1500 €/mese: totale 2100 €/mese.
Spese detraibili – Marito, moglie due figli di 3 e 5 anni: la moglie lavora part-time per poter badare ai figli. Reddito mensile 1800€ lui, 500€ lei. Il loro reddito complessivo lordo supera gli storici 36151,98€ lordi annui e non sono esenti da tasse saniarie. Lui ha sufficiente reddito e irpef e può detrarre il detraibile per spese mediche relative a lui e ai figli a carico. Lei ha reddito troppo basso per poter detrarre il suo detraibile e troppo alto per essere considerata a carico del marito: le spese mediche a lei relative restano a completo carico della famiglia.
Spese di ristrutturazione – La Costituzione parla di “famiglia fondata sul matrimonio”, ma il matrimonio ha rilevanza solo per far pagare più tasse. Se per qualsiasi motivo marito e moglie hanno residenza in comuni diversi e lei non ha abbastanza reddito per detrarre il detraibile (è incapiente) nemmeno il marito capiente può farlo perché per il fisco “non è familiare convivente” ed è irrilevante che da più di 50 anni siano sposati vivendo sempre insieme .
Capisco che governanti, politici, burocrati - abituati a ragionare in base ai loro stipendi - non badino a queste piccole cose: per loro si tratta di insignificanti spiccioli, ma non è così per molti di quelli che con le imposte quegli stipendi pagano.
Nessun commento:
Posta un commento