giovedì 19 dicembre 2013

Legalitari

Quelli che dicono legalità legalità, quelli che proclamano che la legge è uguale per tutti e da tutti va osservata, quelli che fanno le leggi, quelli che applicano la legge, tutte quelle brave persone che dicono di essere contro ogni illegalità, quelli lì mi piacerebbe vederli quando girano in auto per le strade d'Italia. Mi piacerebbe che installassero sulle loro auto un marchingegno che filmasse cartelli stradali e tachimetro, qualcosa che dicesse a che velocità vanno quando superano un cartello di limiti di velocità e riepilogasse i dati in una tabellina con data, Km/h consentiti, Km/h rilevati, differenza tra i due. Mi piacerebbe che quando parlano e pretendono legalità altrui la loro tabellina dimostrasse inequivacabilmente che mai o rarissimamente hanno superato i limiti consentiti, sia che guidassero o avessero l'autista.
Se posso preferisco evitare le autostrade e percorrere le vie normali. Ma devo ammettere che difficilmente, nonostante la mia buona volontà,  potrei presentare una tabellina senza illegalità. 

Non si può dire che dal casello Casale Nord a Biella la strada ordinaria percorra una zona fittamente popolata, un susseguirsi di paesi e paeselli popolosi e trafficati in cui sia assolutamente necessario moderare la velocità. Se si eccettua qualche chilometro intorno a Vercelli e poco prima di Biella si è quasi sempre fra grandi distese di risaie abitate al massimo da qualche airone e qualche trattore. Io non ho quasi mai urgenza e posso andare tranquillamente, ma mi riesce difficile continuamente badare che non mi sfugga qualcuno dei cartelli che si susseguono apparentemente senza motivo (90, 50, 70, 90, 30, 70, 40, 90 Km/h), controllare sul tachimetro se li sto rispettando e guardare la strada che devo percorrere. Se guardo la strada, vedendola libera e diritta involontariamente vado alla velocità che essa consente, poi controllo il tachimetro e cerco di ricordarmi se è quella consentita dall'ultimo cartello visto. Guardo sul margine della carreggiata e vedo un nuovo limite, ma non me la sento di frenare per adeguarmi, quasi sempre mi limito a staccare il piede dall'acceleratore: sanzionabile. 
Per carità, se andassi sempre ai 30 Km orari sarei quasi sicuro di rispettare tutti i limiti ma chissà quali maledizioni mi prenderei dagli automobilisti che mi seguono. Non sono molti in quelle strade e per quei pochi già sono un intralcio anche se vado un po' più dei limiti consentiti e di solito mi superano. Io credo che i cartelli che indicano i limiti di velocità, oltre a costituire una fonte di guadagno per chi li costruisce e li piazza, servano sostanzialmente a due cose: 
  1.  convincere gli italiani che le regole non vanno rispettate (quando non si multa);
  2. sostituire il vecchio dazio comunale con una tassa di transito (quando si multa). 
Può anche essere che i due obiettivi coesistano: si mettono limiti di velocità dove è palesemente assurdo rispettarli e si sanziona chi non li rispetta. Talvolta può anche capitare che i limiti di velocità siano messi per reali necessità di sicurezza stradale: io multerei tutti quelli che li mettono per altri scopi

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