mercoledì 14 novembre 2012

Colori e numeri

I più civili si preoccupano di eliminare gradini e mettere piani inclinati, di togliere ostacoli nei percorsi pedonali, di usare segnali acustici agli incroci, insomma di agevolare la vita a chi soffre qualche menomazioni. Si agevola chi non può camminare, chi non può vedere, chi non può sentire ma mai che si pensi a chi ha difficoltà a distinguere i colori.
Agli incroci si deve guardare il colore del semaforo, per la raccolta differenziata il colore del cassonetto, per il traffico il colore del codice, per il percorso da fare (es. ospedale) il colore del tracciato e così via. Magari per il semaforo uno sa alto=rosso=fermo, medio=giallo=attendere, basso=verde=passare ma per il resto se non è accompagnato da persona "normale" può avere delle difficoltà dove la maggioranza delle persone trova invece agevolazione. Anche chi non distingue facilmente i colori è a suo modo "diversamente abile" e non sarebbe per nulla complicato venirgli incontro. Basterebbe integrare i segnali a colori con un numero (o altro): 1 nel rosso, 2 nel giallo, 3 nel verde ecc. Chi è aiutato dai colori ed abituato ad essi continuerebbe come prima ignorando il numero, chi coi colori poco o tanto si perde vedrebbe il numero ignorando il colore.
Passerà quando si accende 1 e non passerà quando vede 3, saprà che la carta va nel cassonetto 1 e no nel 4, seguirà il percorso indicato con 6 e non quello con 5, saprà che il traffico è intenso con codice 4 e agevole con codice 0, e così via. 

Non è detto di fare tutto e subito, ma ci si potrebbe almeno avviare su questa strada.


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