venerdì 3 febbraio 2012

La ministra Fornero.

Non vuole essere chiamata la Fornero. E va bene: non chiamiamola "la Fornero", non perchè sia meglio chiamarla "Fornero".
Da sempre famigliarmente premettevo l'articolo al nome di donna e l'omettevo davanti al nome di uomo: la Lucia e Marco; poi  ho scoperto che qui fanno il contrario: Stefania e lo Stefano(1).
Con i cognomi quasi  tutti usano l'articolo se si riferiscono a donne o bambine, conseguentemente senza articolo si sa che si riferiscono a maschi: tutto qua, senza offesa per nessuno.
Personalmente ritengo preferibile fare come  fanno abitualmente i francesi: [la] signora Fornero e [il] signor Fornero.
Da noi non usa molto e comunemente si dice Mussolini e la Pettacci, Caruso e la Callas, Napolitano e la Jotti, magari preceduti dal titolo on. dott. avv. ecc.
Io non la chiamerò il ministro Fornero, nemmeno il signor ministro Fornero solo perché per moltissimo tempo ci sono stati solo ministri maschi, come non chiamo signora maestra il signore che insegna a mio nipote solo perché tutte le altre insegnanti sono maestre.
Cosa mai dovrei dire? Il ministro Fornero è basso [o alto], porta [o non porta] i tacchi a spillo, è un professore sposato con Deaglio?
Se proprio la disgusta essere detta "la Fornero" dirò "la signora Fornero", "la ministra Fornero" o "la signora Ministra Fornero" a meno che siamo per l'abolizione assoluta della distinzione tra i sessi e ci sia indifferente cantare da basso o da soprano, andare dal ginecologo o dall'andrologo.

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(1) Lo Stefano tuttora mi suona ostico, abituato com'ero fra amici a  non usare mai l'articolo "lo" - tranne apostrofato davanti a vocale - e  sempre "el"(il).


Wikio

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