domenica 16 ottobre 2011

Esistere

      Centocinquantun anni fa dicevano "l'Italia non esiste": chi con disprezzo, chi con rammarico e chi con ignoranza.
      Il signor Alemanno afferma che "la Padania non esiste": non l'ho udito e non so che tono abbia usato, non so se ne sia felice o dolente o se non sa dell'esistenza di un fiume chiamato Po. 
      Riporto da wikipedia.
Presso i Liguri era detto Bodinkòs, da una radice indoeuropea (*bhedh-/*bhodh-) che indica "scavare", la stessa da cui derivano i termini italiani "fossa" e "fossato".
Il nome latino Padus - da cui l'aggettivo "padano" - deriverebbe secondo l'opinione più diffusa dalla stessa radice di Bodinkòs; secondo un'altra versione deriverebbe dalla parola celtoligure pades, indicante una resina prodotta da una qualità di pini selvatici particolarmente abbondante presso le sue sorgenti.
Il nome italiano Po deriva appunto dalla contrazione di Padus (Padus > Pàus > Pàu > Pò); in diverse lingue europee, soprattutto slave (ceco, slovacco, polacco, sloveno, serbo, croato) ma anche in rumeno, il fiume è ancora oggi chiamato Pad."

      Sicuramente la Padania non esiste come Stato, non esiste politicamente o burocraticamente, come non esisteva l'Italia 151 anni fa. Ma affermare tout court che "la Padania non esiste" significa affermare che non esiste tutto ciò che è detto padano, cioè attinente al Po. Il bacino del Po è detto da sempre val padana, il territorio della val padana è quindi territorio padano, gli abitanti di quel territorio sono cittadini padani, i cittadini padani abitano la Padania come i cittadini campani o lucani abitano la Campania e la Lucania. Padania è un nome con il quale si indica la regione del Po come la Renania (Rheinland in lingua tedesca) è il nome generico con il quale si indica la regione geografica appartenente alla Germania che si estende su entrambe le rive del Reno.
      Se non esiste la Padania non esistono i fiumi padani, gli affluenti  del Po fra i quali (* da sinistra e  ** da destra) il Ghiandone*, il Pellice*, il Varaita**, il Maira**, il Banna**, il Tepice**, il Chisola*, il Sangone*, la Dora Riparia*, la Stura di Lanzo*, il Malone*, l'Orco*, la Dora Baltea*,la Stura del Monferrato**, la Sesia*, il Rotaldo**, il Grana del Monferrato**, il Tanaro**, lo Scrivia**, l'Agogna*, il Terdoppio*, il Curone**, la Staffora**, il Ticino*, il Coppa**, lo Scuropasso**, la Versa**, l'Olona*, il Tidone**, il Lambro*, la Trebbia**, il Nure**, il Chiavenna**, l'Adda*, l'Arda**, il Taro**, la Parma**, l'Enza**, il Crostolo**, l'Oglio*, il Mincio*, la Secchia**, il Panaro** . 
E non esistono il grana padano, la nebbia padana, il riso padano, il Gazzettino padano, le strade Padana Superiore e Padana Inferiore, la bassa padana, eccetera.
      Se non esiste il bacino del Po (o Padania) non esistono Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna. Comprendere nella Padania anche il Triveneto è naturale: da sempre si considera quella padano-veneta un'unica pianura, un'unica Val Padana anche se fiumi del Veneto non finiscono nel Po ma nel comune bacino dell'alto adriatico. Anche la Liguria è padana almeno per la parte non sul versante marino di Alpi e Appennini e sicuramente con la Padania ha sempre vissuto e commerciato anche se la maggior parte dei liguri vive sulla costa.
      Si può dire che non esiste un Ente,  uno Stato, un soggetto politico o burocratico di nome Padania,  si può esserne felici o dispiaciuti, ma non si può affermare che "la Padania non esiste" senza provocare un risentimento di molti che nella padania vivono e lavorano. A Roma non sanno che la padania esiste, ma  a Milano nessuno dubita che esista il  Mezzogiorno (a casa mia è quando si mangia e non si lavora) o Meridione: da almeno 60 anni sopportano il costo di un suo sempre futuro decollo. 
      Affermava F. S. Borrelli che è dovere della collettività esistere, esistere, esistere (ma forse ricordo male e forse non si riferiva alla collettività padana).


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