martedì 21 luglio 2009

da 28/05/2009 a 21/07/2009

Vietato vietare Sento dire che vietare una cosa considerandola reato è dannoso perchè fa aumentare il numero dei procedimenti penali intasando la Giustizia. Non mi sembra il modo corretto per valutare l'opportunità di una norma. Che la Giustizia sia già intasata è fuori di dubbio, ma dubito che di questo non ne sia responsabile anche la Magistratura e quei magistrati che difendono non solo la loro autonomia ma anche i loro privilegi, che si avvalgono della teorica obbligatorietà dell'azione penale per la pratica scelta dei casi più graditi, solitamente quelli che danno maggiore visibilità o opportunità politiche. Quando lavoravo non andavo in ferie prima di avere smaltito tutto l'arretrato e le incombenze in scadenza, invece ci sono magistrati che se ne vanno belli belli a godersi vacanze né brevi né poco costose mentre l'innocente resta in galera in attesa di giudizio e il colpevole va libero per la scadenza di non brevi termini. Se si vieta e punisce un'azione ci si attende che questa diventi sempre meno diffusa e magari cessi. I casi da giudicare dovrebbero essere sempre meno dei casi preesistenti, ma così potrebbe non essere se i processi non avessero conseguenze, se si riduccessero ad una formalità, ad una perdita di tempo, se le pene non venissero applicate, ipotesi non assurda in questo Paese. Allora chi commette quell'azione continuerebbe a farlo ed altri sarebbero incentivati a imitarlo e a ridersela di norme e divieti, già succede. Altri sono i modi per giudicare la validità di una norma, altri quelli per rimediare alle carenza dell'apparato giudiziario e fra questi non può esserci la preconcetta (o interessata) ostilità ad ogni tentativo di cambiare le cose. Se non si introducono nuovi reati solo per evitare nuovi processi, per risolvere il problema giustizia basterebbe eliminare tutti i reati esistenti, fare una bella amnistia e delle carceri alberghi e delle guardie camerieri, licenziare (o non assumere, se non si ha fretta) giudici, poliziotti, ecc. Non servirebbero nemmeno parlamentari per fare le leggi, né docenti di diritto e avvocati se non esperti in diritto internazionale, né tanta burocrazie per le pratiche amministrative e nemmeno partiti e congressi di partito. E magari qualcuno dirà che non sarebbe tanto peggio di adesso. Scritto il 21/07/2009 alle 22:49 nella Giustizia, Politica Stalking Leggo sui giornali che chi molesta qualcuno in Italia commette reato di stalking ed è punito anche se non è cittadino britannico, non sa l'inglese e parla solo l'italiano, lingua un tempo ufficiale nel Paese. Mi chiedo se per chi prende a schiaffi il prossimo sia previsto il reato di sberling. Scritto il 20/07/2009 alle 20:46 nella Attualità Estate Torna l'estate e con l'estate le Feste e la spiaggia. Festa Democratica. C'era il PCI e la "Festa dell'Unità", ora c'è il PD e la Festa Democratica. Stando al vocabolario dovrebbe essere alla buona con gente alla mano, affabile, cordiale con tutti, con prezzi democratici che però mi fanno capire perché non tutti possano arrivare alla fine del mese. In una di queste feste ho visto su un padiglione l'insegna "A.N.P.I.- i resistenti continuano". Se, come credo, si tratta dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia fondata dai partecipanti alla Resistenza italiana contro l'occupazione nazi-fascista, i più giovani dei resistenti avranno avuto 15 anni nel 1945. Basta un semplice calcolo per rendersi conto che oggi la maggioranza di loro ha superato l'ottantina: se la frase significa che continuano a resistere, mi viene da pensare che alla nostra età la resistenza più impegnativa potrebbe essere quella necessaria per poter arrivare a un gabinetto. Spiaggia libera. Non mi piacciono gli stabilimenti balneari: il nome mi ricorda il lavoro e tutti quegli ombrelloni e sdraio - uniformi e allineati - mi ricordano la naja. Vado nella spiaggia libera. Il mare è pulito e non sporca la spiaggia, anzi, ma ci sono ovunque filtri di sigaretta. Ci sono in giro anche carte d'involto, lattine e scatolette di bibite, alcuni sacchetti e bottiglie di plastica, ma c'è sempre anche qualche anima buona, qualche buon vecchietto che provvede a portare negli appositi contenitori anche quello che altri maleducatamente hanno lasciato dov'erano, ma non può tutto. È noto che gli italiani non vogliono fare certi lavori, ma non mi sembra un lavoro eccessivamente gravoso non gettare cicche ovunque ci si trovi o portare bottiglie e sacchetti vuoti nei non lontani bidoni. Ci si lamenta delle tasse troppo alte ma si pretende che il Comune provveda ad assumere qualche straniero che ci segua e raccolga le nostre cicche, quando basterebbe tenerle in un pacchetto di sigarette vuoto, invece di gettare questo e quelle su marciapiedi, aiuole, strade, spiagge o dove capita: lavoro troppo faticoso, rifiutato dagli italiani. Certo i bimbi che crescono con genitori che si comportono così, così cresceranno; non so se a scuola insegnano educazione civica, ma se si insegna come civilmente comportarsi forse un giorno anche in Italia le gente sarà rispettosa della legge e del prossimo, almeno quelli che si ritengono onesti cittadini. Scritto il 16/07/2009 alle 22:34 nella Attualità Escort Avevo trovato QUI molte definizioni, ma non avevo trovato questo termine: e pensare che io andavo con l'escort per accompagnare i bambini a scuola e mia moglie non aveva niente da ridire! Con l'auto, intendo. Scritto il 27/06/2009 alle 02:50 nella Attualità Quorum Perchè un referendum abbia effetto la Costituzione prevede che lo approvi la maggioranza della maggioranza degli aventi diritto al voto, ma serve la maggioranza degli elettori se il dissenzo si esprime con l'astensione. Non sarebbe più semplice votare solo per il SI, magari abbassando il quorum? Chi vuole abrogare la legge vota, chi non lo vuole non vota ed è tutto chiaro. Oppure si abolisca il quorum: chi è interessato a esprimere il suo parere lo fa, gli altri si adeguano al parere della maggioranza di chi si è espresso, pochi o tanti che siano. E per evitare referendum che non interessano nessuno o quasi, si alzi il numero necessario di richiedenti. Naturalmente si dovrebbe cambiare la Costituzione, ma anche la legge fondamentale della Repubblica è stata fatta da uomini del tempo e non infallibili, e lo sapevano. Quando scriovevano allora non potevano immaginare il tempo attuale, quando scrivevano "Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino." probabilmente non immaginavano l'Italia di oggi. Scritto il 21/06/2009 alle 07:58 nella Politica Aritmetica (Se le cose stanno così). Anno scolastico. Sul "documento di valutazione" di mia nipote trovo "1° quadrimestre│Finale". Ricordo "pagelle" con "1°trim.│2°trim.│3°trim.", mi dicono che ora ci sono due quadrimestri. Calcolo: tre trimestri=9 mesi, due quadrimestri=otto mesi. Che ne è stato del mese mancante? Giorni di scuola 1 anno = 365 giorni = 12 mesi 1 settimana = 7 giorni 365/7/12 = 4,3 settimane medie mensili All'età di mia nipote andavo a scuola 6 giorni alla settimana, quindi 6 x 4,3 x 9 = 232 giorni di scuola Mia nipote invece ci va per cinque giorni alla settimana, quindi 5 x 4,3 x 8 = 172 giorni di scuola. I ragazzi d'oggi imparano prima: 60 giorni in meno. Retribuzione. Tizio: orario di lavoro 18 ore alla settimana, stipendio netto 1000 euro al mese. 18 ore x 4,3 settimane x 8 mesi = 619 ore di lezione annue 1000 x 13 = 13000 stipendio annuo di cui per esami e altro 1000 (13000-1000)/619 = 19,4 euro per ora di lezione. Caio: 40 ore x 47 settimane(=52annue-5ferie) = 1880 ore lavorate. 1200 x 13 = 15600 stipendio annuo 15600/1880 = 8,3 euro per ora lavorata Chi ha più titolo a lamentarsi? Scritto il 19/06/2009 alle 16:48 nella Scuola Accade a Viggiù Sandy Cane 1 Forse sarà un caso, ma viene perlomeno da sorridere sentendo la notizia che il primo sindaco "di colore" in Italia è stato eletto dai leghisti, nelle liste della Lega Nord. Certo la signora neo-sindaco di Viggiù è solo "abbronzata" come Obama, certo come Obama è un po' colorata solo per via del padre (e non per quell'incendio che i pompieri della canzonetta volevano spegnere con la benzina); sta di fatto che mostra orgogliosamente la coccarda leghista ed è stata votata dal popolo padano, da molti tacciato di xenofobia e razzismo. Forse il diavolo non è così brutto come lo si dipinge o forse non è dipinto così brutto come si pensa, norditaliano o nordafricano che sia. C'è chi "discrimina" le persone sulla base della loro laboriosità, onestà e rispetto delle norme e chi sulla base della militanza politica e luogo di residenza, attribuendo loro diavoli più brutti di quelli che dipingono o magari criticandole perché non li dipingono come un angeli. Se poi succede che su cento persone con i baffi novanta sono tipi poco raccomandabili (o che su 100 delinquenti 90 abbiano i baffi), mi par normale diffidare dei baffuti, salvo poi invitare a cena chi si dimostra una brava persona con i baffi. Non si deve generalizzare, ma le statistiche devono pure insegnare qualcosa. Una rondine non fa primavera, ma la signora sindaco di Viggiù attesta che lì si bada ad altro che al colore della pelle; forse altrove si giudica dal colore degli occhi, dei capelli o del fazzoletto, che non dev'essere verde. Scritto il 10/06/2009 alle 21:19 nella Politica Potere della TV Immancabilmente è sempre colpa della TV. Colpa della TV e di che la domina. Anche questa volta Franceschini lamenta:"E' stato come giocare tutto il campionato in trasferta, come salire sul ring con un braccio legato dietro la schiena." Personalmente penso che abbia ragione a dire che è colpa della televisione: è grazie alla TV che ha potuto farsi vedere e dire quello che ha convinto molti a votare per il suo avversario. Se se ne stava tranquillo potevano anche pensare che meritasse un po' di fiducia: in fin dei conti se la sarebbe meritata, almeno per il coraggio di prendere in mano un PD che sembrava allo sbaraglio. Credo che abbia fatto tutto il possibile per avere i voti degli estremisti del suo schieramento. Non so se c'è riuscito, ma sarebbe stato più vantaggioso cercare di conquistare voti nel campo avverso:valgono il doppio, un voto in meno contro e uno in più a favore fanno due voti utili a ridurre la distanza. Ma se si dichiara che chi ha votato per l'avversario è solo succube della TV, uno sprovveduto che si fa turlupinare, uno stolto plagiato, difficilmente si ottiene il suo voto. E ripetere molte volte alla televisione, in molte televisioni, che l'avversario vince solo grazie alla televisione mi pare poco credibile e un insulto al buon senso degli elettori. Qualche volta si deve ammettere che se si ottengono o non si ottengono i risultati sperati non è sempre merito o colpa dell'attrezzo usato ma molto spesso "del soramànego" (come dicono dalle mie parti), di chi usa l'attrezzo. Scritto il 08/06/2009 alle 16:51 nella elezioni, Franceschini, Politica, Radio e televisione | Riposa in pace "Carpe diem", vivere giorno per giorno senza pensare al passato è senza preoccuparsi del futuro è molto moderno, seppur molto antico.Lapide Anche per chi dice che il precariato è un male perché impedisce di pensare al futuro, in realtà talvolta lo è perché impedisce di non pensare al futuro - al giorno dopo - e di vivere spensieratamente una lunghissima gioventù. Io non sono più giovane dalla fine della naja moltissimi anni fa; del futuro ancora mi preoccupo ma ormai, mio malgrado, si limita a dove prima o poi finirò. Mi scombussola un po' pensare che dopo essermi lamentato per tutta la vita dell'invadenza burocratica alla fine sarà anche peggio. L'ideale per i burocrati è assegnarci un codice e identificarci con quello in vita e in morte, incasellarci in vita in anonimi condomini, contraddistinti da un numero (in Liguria un civico blu, ché il civico rosso serve alle imprese) e poi in ordinati campinonpiùsanti, con tombe tutte uguali e con un solo codice di 16 caratteri, formato Arial, che dice tutto il dicibile: nome e cognome abbreviati, sesso, data e luogo di nascita. Un bel timbro-datario comunale, a certicare data di decesso e la regolare procedura burocratica: e nient'altro. Se qualcuno fosse interessato, può leggersi l'articolo di 'Avvenire' su quello che succede a Lugo di Romagna. Scritto il 03/06/2009 alle 15:15 nella Attualità, Burocrazia, Politica Letture Con i tempi che corrono è forse eroico fermarsi, ma talvolta ne vale la pena. Basta un clic e si passa da una notizia ad un'altra: basta collegarsi ai siti giusti e le notizie si susseguono una dopo l'altra, magari frammiste a insulti, volgarità, stupidaggini. Copio e incollo: 2768 notizie postate nelle ultime 24 ore. Dedicando otto ore a quell'unico sito dovrei leggere 346 post all'ora, mediamente uno ogni 10,4 secondi. Naturalmente non resto solo in quel sito, non leggo tutto quello che propone, non vorrei viaggiare in internet per otto ore al giorno. Così molte cose mi sfuggono e molte le leggo di sfuggita; arrivo a considerare una perdita di tempo leggere post lunghi, soffermandomi soltanto sugli articoli degli opinionisti dei giornali on line o di qualche particolare cronaca. Aggiungo che non sono un fulmine nel leggere e che anche quando scrivo ci metto il mio tempo, cercando e sperando di farne perdere il meno possibile ai miei lettori. Ma ogni tanto vado a vedere questo blog. Non tutti i giorni, per i motivi che ho detto e perché non mi è possibile leggerlo velocemente: devo farlo con calma e non sempre posso. Non so esprimere motivati giudizi su cosa e come vi si scrive, dico solo che quando sono del giusto umore mi piace fare un giretto da quelle parti. Scritto il 28/05/2009 alle 10:45 nella Internet e media |

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