Art. 53.Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Questo si legge nella Costituzione della Repubblica Italiana che parte degli italiani dicono la più bella del mondo, perfetta e immutabile ma da loro modificata (in peggio) e osservata solo quando a loro conviene.
Viene da pensare che "criteri di progressività" significhi che se Tizio ha doppia capacità contributiva di Caio deve pagare più del doppio di imposte e tasse. Per me sarebbe giusto che pagasse semplicemente il doppio, per altri la progressività non è mai abbastanza progressiva e la tassazione dovrebbe essere tale da rendere uguali i netti di lordi diseguali.
In pratica può succedere che si debba concorrere alle spese pubbliche in ragione inversa della capacità contributiva, capita che la tassazione aumenti con capacità contributiva diminuita.
Quando vi è inflazione avviene che:
se il valore nominale del reddito resta immutato diminuisce il valore reale della capacità contributiva e parimenti quello della tassazione:
se il valore nominale viene completamente rivalutato resta la stessa capacità contributiva reale ma può aumentare la tassazione reale;
se il valore nominale viene parzialmente rivalutato diminuisce la capacità contributiva reale ma può aumentare tassazione reale.
Infatti non vengono rivalutati limiti di reddito oltre i quali aumenta la tassazione o cessano le agevolazioni, limiti calcolati decenni prima non più corrispondenti alle reali capacità contributive. Capisco che questo vada bene per la sinistra sempre affascinata da maggiore tassazione e maggiore progressività, ma mi aspetto che non vada bene per la destra ora al governo.
Una coppia di sposi con pensione media lorda di 16584 € (circa 1250 netti mensili) è esente per reddito dalla tassa sanitaria (ticket). Con inflazione al 9% se l'anno dopo le pensioni vengono interamente rivalutate del 9% il totale supera il limite e devono pagare il ticket: la capacità contributiva non aumenta, la tassazione sì. Con pensione media 17053 € e rivalutazione solo del 6% si avrebbe più tassazione con meno capacità contributiva, checché dica la Costituzione. Pare che la cosa non interessi alla destra ma sicuramente piace alla sinistra.
Nota
16584*1.09=18076 € lordi annui = 1217 € netti mensili
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