Si vergognano a chiamare le cose col loro nome capito da tutti e usano l'inglese. L'inglese è perfetto: non solo non si legge com'è scritto ma nemmeno significa quello che dice.
Così per la certificazione vaccinale dicono "green pass": si legge "grin" ed è tradotto "verde" ma non è verde. Dicono che verde sta per quello semaforico, quello che permette di passare: ma non basta "pass" che anche in italiano può essere inteso come abbreviazione di passaporto o di lasciapassare? Potevano chiamarlo vaccino pass o anche Pippo pass o anche coso19 o coso21.
Per la tassa sulle prestazioni sanitarie dicono "ticket", nome grazioso e polivalente che Google traduce in biglietto, scontrino, tessera, cartellino, etichetta, marca ma invece è tassa.
Per salvare il pianeta, una piccola parte dei suoi abitanti sì impone di abbandonare fonti di energia ancora disponibili per alternative e costose fonti rinnovabili. E così abbatte alberi per far passare pale eoliche da sistemare sui valichi e dove c'era un prato ora c'è una distesa di pannelli solari. Ed anche per questo usano l'inglese: dicono che è green che si legge grin e Google traduce in verde, fresco, giovane, acerbo, inesperto, novellino. Evidente provano un po' di vergogna qualificare "verde" la distruzione di piante e prati: green è altra cosa.
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