giovedì 18 aprile 2019

Gli ipocriti e la Costituzione.


Dicono che è la Costituzione più bella del mondo ed essendo tale non va cambiata. Però la rispettano solo quando gli conviene e vogliono sia interpretata nel modo che preferiscono-
Per esempio: 
"Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio e ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unita ` familiare."
Siamo sicuri che i padri costituenti parlando di matrimonio non si riferissero solo a quello tra uomo e donna e non a anche a quello per loro impensabile tra uomo e uomo, donna e donna, uomo e gallina? Solo falsando lo spirito della costituzione si può pensare che non sia così, ma i difensori ad oltranza della costituzione sono prontissimi a violarne lo spirito pur di piegarla al loro tornaconto. 


"Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita ` contributiva. Il sistema tributario e ` informato a criteri di progressività."
Sempre secondo i soliti ipocriti, la tassa piatta non si può fare perché  manca la progressività. Ma mentre affermano questo si scordano di leggere tutto l'articolo. Se si passa allo scaglione superiore dell'irpef o si paga il ticket solo perché grazie all'inflazione si superano limiti mai tempestivamente adeguati vi sarà sì progressività ma non in ragione della capacità contributiva. Per effetto dell'inflazione infatti il reddito nominale aumenta ma la capacità contributiva può diminuire.
Ma i proclamatori della bellezza e immutabilità della Costituzione fingono di non capire, lasciano immutati i limiti progressivi di reddito e in tempi più o meno lunghi a seconda della percentuale di inflazione tutti si troveranno ad essere considerati fiscalmente ricchi anche se in realtà più poveri e alla fine saranno tutti nello scaglione d'imposta previsto per la capacità contributiva più alta e nessuna progressività. 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento