Non so, ma pare che le nuove unioni civili aspirino alle stesse "tutele" costituzionali delle vecchie unioni incivili.
E
cosi scopriranno che se un membro della coppia ha mediamente ben 236,71
euri al mese (2840,52 annui) l'altro non potrà considerarlo a suo
carico. Sicuramente lo Stato ritiene che con un reddito di 7,89€
giornalieri un italiano possa provvedere a tutte le sue necessità mentre
per quelle di un allogeno non ne bastano 35, più di quattro volte
tanto.
Considerato che quel limite è in vigore da almeno 21 anni (era 5.500.000 lire nel 1995) è da ritenere che, inflazione o no, lo sarà anche nei prossimi trenta.
E
scopriranno che quando avranno più di 65 anni, mentre i non uniti sono
esenti da ticket se hanno mediamente meno di 3012,67 euri lordi al mese
(36151,98 annui), se un membro della coppia guadagna mensilmente 237 euri
basta che l'altro ne guadagni 2276 lordi (33312 annui) e nessuno dei due
sarà esente dal pagamento dei ticket, superando insieme 36151.98 euro
lordi annui (2840+33312), stesso limite già in vigore 1995 (lire 70.000.000).
Non
essendo ciò abbastanza strano per il legislatore, scopriranno non solo
di pagare tasse che altri con reddito doppio non pagano
("esenti
per reddito") ma che eventuali spese sanitarie di quello che guadagna
237 euri al mese non potranno in alcun modo essere in parte recuperate:
nè da lui perché non ha imposta irpef da cui detrarle né dall'unito
perché non è fiscalmente a suo carico.
E si
accorgeranno che di questa assurda iniquità non si preoccupa nessuno: ma
se la cosa riguarderà anche gli uniti civili sapranno sicuramente come
fare perché tutti allora se ne occupino.
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