Mi mette a disagio pensare che la cosa italiana fra le più note al mondo, se non la più nota, sia il colosseo.
Indubbiamente dal punto di vista architettonico merita tutta l'ammirazioner di tutti. Ma non si può ignorare quello che in realtà fu: il luogoe dove furono giustiziate o assassinate per pubblico divertimento migliaia, decine di migliaia di persone. Manufatto mirabile dal punto di vista archittettonico e esecrabile dal punto di vista storico, esalta la civiltà costruttiva dei romani e allo stesso tempo la loro inciviltà, la loro crudeltà umana.
Se i campi di sterminio nazisti anziché squallidi complessi di baracche e filo spinato fossero notevoli complessi archittetonici sarebbero monumenti da mostrare non con vergogna ma con orgoglio?
Il colosseo forse è da confrontare con gli stadi o le plazas de toros: ma negli stadi non muore nessuno se non incidentalmente e nella plazas de toros si può esultare per la morte del toro ma nessuno esulta per il ferimento o la morte del torero.
Così non succedeva nelle arene romane. La gente vi accorreva per godere della morte il più possibile atroce di persone: non mi sembra proprio una cosa di cui vantarsi:
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