Mi basta guardare dalla finestra di casa per averne un'idea.
Trovo:
Codice della strada – (
VEDI)
Art. 41. Segnali luminosi.
5. .. Le luci delle lanterne semaforiche pedonali sono a forma di pedone colorato su fondo nero. I colori sono:
a) rosso, con significato di arresto e non consente ai pedoni di effettuare l’attraversamento, né di impegnare la carreggiata;
b) giallo, con significato di sgombero dell’attraversamento pedonale e consente ai pedoni che si trovano all’interno dello attraversamento di sgombrarlo il più rapidamente possibile e vieta a quelli che si trovano sul marciapiede di impegnare la carreggiata;
c) verde, con significato di via libera e consente ai pedoni l’attraversamento della carreggiata nella sola direzione consentita dalla luce verde.
articolo 40: Segnali orizzontali
1. I segnali orizzontali, tracciati sulla strada, servono per regolare la circolazione, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni od utili indicazioni per particolari comportamenti da seguire.
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c) attraversamenti pedonali o ciclabili; .....
Attraversamenti pedonali .........
Strisce pedonali "Zebre"
AMPIEZZA sezione di attraversamento
2,50 m MIN (locali, quartiere) 4,00 m MIN (altre strade)
SPESSORE singola striscia 0,50 m
DISTANZA tra strisce successive 0,50 m
Colore bianco
articolo 190: Comportamento dei pedoni
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2. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l'attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.
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Dalla finestra vedo un crocevia con tanto di strisce e semafori pedonali e nessuno, proprio nessuno aspettare l'omino verde per attraversare, a meno che non ci sia un veicolo molto prossimo in arrivo; ma qualcuno neanche allora. Nessuno segue il tracciato pedonale se trova più comodo ignorarlo. Per chi va da Nord a Sud sul lato Ovest della strada, tirare diritto e attraversare dove non ci sono semafori e strisce pedonali è senz'altro più comodo che seguire il tracciato e aspettare tre volte il verde: 1. per passare sul lato Est, 2. per passare a Sud, 3. per tornare sul lato Ovest e proseguire verso Sud. Ma non vedo mai nessuno così paziente.
Se non si pensa "rispetto le regole perché vanno rispettate" ma "rispetto le regole se e quando mi conviene" può benissimo capitare che convenga non aspettare il proprio turno, guidare l'auto col telefonino in mano poggiato sull'orecchio, evitare di pagare i tributi, rubacchiare il poco o il molto secondo possibilità, magari condannando chi fa lo stesso ma in scala maggiore. E può benissimo anche capitare che chi dovrebbe far rispettare le regole trovi conveniente non farlo.
Non posso pensare che tutti, proprio tutti i miei concittadini ignorino le norme o le violino abitualmente. Forse in qualche altro art. sta scritto che l'osservanza delle regole è facoltativa o che il Sindaco può emettere un'ordinanza di deroga per cui nell'ambito comunale:
a) rosso, significa dare la precedenza ai veicoli;
b) giallo, significa che seguirà il rosso;
c) verde, significa che si può senz'altro attraversare.
Forse così non è ma così tutti pensano che sia: giovani, vecchi, bambini, italiani, albanesi, nordafricani, subsahariani, indiani, cinesi, mahori, boscimani, ucraini, russi, maschi, femmine, ecc.. E magari sarebbe giusto che così fosse. Non incentiva il rispetto della legalità constatare che tutti o gran parte dei cittadini non osservano le norme magari non solo per propensione all'illegalità ma principalmente perché é troppo gravoso rispettarle, perché le ritiene inadeguate o vessatorie o stupide. E nessuno pensa ad abolirle o a cambiarle e renderle rispettabili e rispettate: tacitamente riconoscono la loro inutilità o impraticabilità o erroneità o assurdità, ma si limitano a tollerare la non osservanza, confermando l'impressione che tutte le leggi siano facoltative e che chi le osserva sempre e comunque non è un cittadino onesto ma fesso. Sempre che ci sia qualcuno in grado di conoscere e osservare tutte le molte leggi che lo possono riguardare nel vivere quotidiano.