domenica 6 aprile 2014

Metafrasi

Non si parla più la lingua di mia madre, i significati hanno cambiato vocabolo. 
Far spesa è far shopping, la sporta è shopper, l'Imu è Tasi, ingannare é far politica, gli invasori sono migranti, la prostituta è escort, l'amante è compagna, leggero è soft, il comunista è democratico, il demagogo è populista, il cieco è non vedente e il sordo non udente (ovvietà), il disabile è altrimenti abile, il netturbino è operatore ecologico, l'infermiere è operatore socio sanitario, la tassa è ticket, la provincia è ente amministrativo di secondo livello o città metropolitana, sceneggiato è fiction dove amoreggiare è uscire. Si comprava il biglietto e si saliva sul treno, adesso si fa il ticket e  si sale sull'intercity col titolo di viaggio debitamente obliterato. In tempo di crisi  non si bada alla spesa ma si fa la spending review, all'ospedale c'è il day hospital e day-week surgery, credo per interventi senza o con breve ricovero. Al posto di giornata, giorno, dì, diurno, giornaliero, adesso trovo day ma anche l'antico dies: nella prescrizione medica è scritto "1F. DIE SC H.16" e traduco "Una fiala pro die (al giorno) di iniezione sottocutanea alle ore 16". Anche i fiumi non tracimano o straripano ma esondano, la vecchia mutua da molto tempo è ASL o ASSL o USSL. Far le scarpe si dice rottamare, cambiare il nome si dice abolire, un'uomo di 40 anni è un giovane, non si spettegola più ma si fa gossip. I preti salutavano con un "sia lodato Gesù Cristo" cui si rispondeva "sempre sia lodato", ora anche il papa benedice e saluta con "buongiorno, buonasera, buonanotte" cui rispondere "grazie, altrettanto", ma per ora la festa patronale non è ancora San Pietro day.

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