Come sempre accade in Italia, anche le norme su come esprimere il voto sono tali da creare dubbi e pareri discordanti. Secondo quanto dice wikipedia "L'elettore esprime materialmente il proprio voto su di un foglio prestampato detto «scheda elettorale», utilizzando la matita copiativa che gli viene consegnata; la scheda deve essere compilata in modo riservato all'interno di un'apposita cabina, pena l'annullamento del voto stesso. Generalmente è possibile tracciare un segno sul nome del candidato prescelto o sul simbolo della lista elettorale prescelta o su entrambi. A questo proposito, la legge stabilisce il principio secondo il quale il voto debba essere assegnato ogniqualvolta sia ragionevolmente possibile desumere la volontà dell'elettore, a condizione che quest'ultimo non abbia reso chiaramente riconoscibile il proprio voto. Capisco che per scegliere candidato o lista basta tracciarvi sopra un segno qualunque (X, V, *, /, \, ecc. ) ed è ragionevolmente possibile desumere la volontà dell'elettore. Ma se in una sezione uno mette il segno V mentre tutti gli altri mettono X si può ragionevolmente presumere che l'elettore abbia voluto rendere chiaramente riconoscibile il proprio voto. E quel voto diventa motivo di interpretazione e discussione, secondo la prassi italiana. Le norme non devono essere chiare e osservabili, ma ambigue e interpretabili per la gioia di magistrati e avvocati.
Se invece di "un segno" sul nome o lista si dovesse mettere una X, o altro segno stabilito, non ci sarebbero dubbi e mettere un segno diverso comporterebbe l'annullamento del voto. Meglio ancora sarebbe mettere il segno o un segno in una casella a fianco del nome o lista evitando cosi che depennarli equivalga a votarli. Basterebbe dirlo, una volta per tutte e tutti sarebbero in grado di conoscere e rispettare la regola semplice, chiara, tassativa.
Nel caso di referendum abrogativi si potrebbe abolire il NO o abolire il quorum. Con il quorum si vota solo SI, il referendum è approvato se i votanti sono più del quorum e chi non approva il referendum semplicemente non va a votare. Si dirà che così si sa chi ha votato SI, ma già ora si sa chi non votando vota NO. Senza quorum invece si può contare quanti sono favorevoli e quanti sono contrari: chi vuole che il referendum non passi va a votare e vota NO o si deve rassegnare alla volontà di chi si è interessato e ha votato.
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