sabato 26 agosto 2017

Papi

Non mi aspetto che Papa Francesco indìca crociate contro i musulmani come fecero suoi lontani predecessori, non mi aspetto che promuova sante alleanze per contrastare il dominio islamico come fece Pio V ma che almeno pensi ai cristiani e non favorisca senza se e senza ma l'invasione islamica e la trasformazione dell'Italia e dell'Europa da paese cristiano a paese musulmano. Già l'Europa e l'Italia si stanno scristianizzando o non sono più cristiane da tempo, ma non è proprio il caso che la svanente religione cristiana sia sostituita da quella islamica,  una religione palesamente pacifica da una palesemente bellicosa, una religione che dice "date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quello che è di Cesare" da una in cui questa distinzione è inimmaginabile, a prescindere dai comportamenti effettivi di cristiani e islamici. L'eventualità di assimilazione di musulmani e di loro conversione al cristianesimo è quasi inesistente ed è molto più facile che un cristiano in cerca di religiosità si converta all'islam anche perchè il sentimento fideistico è forte presso i seguaci di Maometto e debole fra quelli di Cristo e questo dovrebbe preoccupare il capo della cristianità. Ma il motivo principale è che l'Islam è religione violenta che si impone con la forza e con la forza impedisce la conversione ad altre religioni. Benedetto XVI aveva chiara questa caratteristica islamica ma Francesco sembra subirla senza opporsi. Basta leggere i Vangeli e il Corano per capire quanto siano moralmente superiori i primi al secondo, che, a parer mio, non è nemmeno un testo religioso ma una raccolta di regole politiche presentate come dettate da Dio per essere osservate dai credenti. Regole fatte per un popolo di guerrieri conquistatori di 14 secoli fa, un'ideologia da imporre con la forza come il nazismo e marxismo. Il cristianesimo si fonda sulla forza della ragione di persone pacifiche, l'Islam sulla ragione della forza di persone bellicose. Il capo dei cristiani non dovrebbe accettare il prevalere di queste regole violente e del tutto contrarie ai principi cristiani, invocare l'accoglienza indiscriminata senza nemmeno un cenno di condanna dei precetti coranici, non solo contrari al cristianesimo ma anche inaccettabili e anacronistici nel mondo occidentale. Pur auspicando l'accoglienza dovrebbe mettere in guardia i cristiani dai pericoli dell'islamizzazione, dovrebbe chiedere agli islamici non di non credere in Allah ma di considerare Corano e Maometto per quello che evidentemente sono: un programma politico e un capopolo.
Libero Francesco di pensarla come vuole sullo ius soli, libero di applicarlo nello Stato di cui è monarca, però i governanti italiani non possono pensare all'intero mondo come deve fare il capo della Chiesa Cattolica ma prima di tutto agli interessi dei cittadini italiani, anche ricordandosi delle parole di Cristo: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini» (Marco 7,27).