Condannato in primo grado assolto in secondo, assolto in primo condannato in secondo. Capitasse una volta ogni tanto lo capirei, ma questi casi mi sembrano piuttosto frequenti e in questi casi delle due sentenze se una è giusta l'altra è sbagliata. Anche se convenzionalmente il secondo grado prevale sul primo, non è garantito che il giudizio sia più giusto: sempre uomini o donne sono e possono sbagliare e il terzo grado può dire ch'è tutto da rifare. Forse se anche i magistrati rispondessero responsabilmente di manifeste castronerie queste potrebbero essere meno frequenti e meno frequenti le difformità di giudizio se non in presenza di nuove elementi di accusa o difesa e magari anche meno i casi di rinvio a giudizio.
Quando la certezza del diritto è aleatoria tanto vale affidarsi a una specie di "giudizio di Dio" o del Fato: moneta gettata dal "giudice" (testa colpevole, croce innocente) o pallina estratta da bimbo bendato (bianca innocente, nera colpevole), magari per tre volte e vale il risultato di due su tre.
Forse si avrebbe ancor meno fiducia nella Giustizia ma almeno si risparmierebbe tempo e denaro, colpevoli o innocenti verrebbero subito condannati o assolti senza stare sulla graticola per anni nell'incertezza, magari sopportabile da chi spera in un'ingiusta assoluzione ma non da chi teme un'ingiusta condanna.