Quando è evidente che i tributi pagati servono a fornire servizi necessari è giusto e doveroso che tutti li paghino, quando è evidente che servono per strapagare incapaci, per essere sprecati inutilmente o allegramente allora può magari essere giusto non pagarli per non incrementare sprechi e ruberei.
Prima di pretendere dai cittadini correttezza nei confronti dello stato e pagamento di tributi (imposte, tasse, accise) chi governa dovrebbe garantire ai cittadini che i loro soldi non verranno buttati o rubati: solo allora è credibile, solo allora potrà accusare chi non li paga di rubare ai concittadini senza essere sospettato di connivenza con chi ruba i soldi dei contribuenti appropriandosene, spendendoli malamente, lavorando poco o male. Con che faccia si può dare del ladro a chi si rifiuta di contribuire a ruberie d'ogni genere? con che faccia si può pretendere che un cittadino rinunci a gran parte del suo reddito di 20000 euro annui per consentire ad altri di spenderne 20000 al mese per tutto fuorché "per il bene del paese" - come amano dire - o di aggiungere un cospicuo vitalizio a un già alto reddito?
Molti anni fa qualcuno diceva "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.(Luca 6, 41-42)". Prima di pretendere pulizia in casa altrui chi governa faccia pulizia in "casa propria", provveda a rendere onesto lo Stato (politici e burocrati, leggi e fisco, nazionali e locali) e poi potrà chiedere onestà ai cittadini senza avere una faccia di bronzo per non arrossire.
Si assegnano essi stessi lavori leggeri e compensi pesanti, dicono di lavorare per il bene del paese, di essere al servizio dei cittadini ai quali impongono prelievi pesanti su redditi leggeri e guadagnati con fatica: l'esempio trascina e non meraviglia che chi il reddito non può darselo "ad libitum" cerchi almeno di evitare di farselo "rubare" da loro.
mercoledì 26 settembre 2012
lunedì 10 settembre 2012
"Se mi sbaglio mi corrigerete"
Trovo: "la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni sale al 50 per cento, ma raddoppia anche il limite massimo di spesa pari a 96 mila euro per unità immobiliare."
Bellissima cosa, peccato che se una persona ha un reddito di 500 euro al mese e sopravvive solo perchè è proprietaria della casa in cui vive e che ha assoluta necessità di ristrutturazione, peccato che se anche riuscisse a trovare i 960 o 96000 euro per ristrutturarla non avrebbe nessuna detrazione fiscale: troppo povera, la detrazione spetta solo a chi ha abbastanza reddito da potersela permettere.
Bellissima cosa, peccato che se una persona ha un reddito di 500 euro al mese e sopravvive solo perchè è proprietaria della casa in cui vive e che ha assoluta necessità di ristrutturazione, peccato che se anche riuscisse a trovare i 960 o 96000 euro per ristrutturarla non avrebbe nessuna detrazione fiscale: troppo povera, la detrazione spetta solo a chi ha abbastanza reddito da potersela permettere.
lunedì 3 settembre 2012
Condivisione
Se da sette anni dicono che una legge (elettorale) è sbagliata, sbagliatissima, assolutamente da cambiare e in tutto questo tempo non si sono fatti un'idea di quella che vorrebbero, non se la faranno mai. Se invece l'idea se la sono fatta il problema è che la vogliono condivisa e non lo è . Se non sono riusciti a trovare un accordo in sette anni forse non l'hanno mai cercato e se non lo trovano dopo mesi che si dedicano solo a quello non lo troveranno mai. Dopo averci pensato tanto tempo le proposte non dovrebbero mancare: due, tre, cinque. Cinque proposte possono essere confrontate in un giorno, concediamo pure una settimana: se sono del tutto o in parte inconciliabili non si troverà mai l'accordo o si creerà un mostro per accontentare tutti senza accontentare nessuno. Approffittando del fatto che per non "finire nel baratro" qualsiasi cosa faccia viene approvata, il governo potrebbe fare una semplice norma: se una legge condivisa non viene approvata in tre mesi tutta la legge o i punti controversi vengono approvati per sorteggio. Potrebbe bastare una monetina.
sabato 1 settembre 2012
Generazioni
Davvero i "giovani" che dicono vivere peggio dei loro genitori vorrebbero vivere come loro? Lavorare 48 ore settimanali (salvo festività infrasettimanali) e 50 settimane all'anno per una paga appena sufficiente a vivere, spostarsi solo a piedi o in bici o in treno o in corriera o in autobus, comunicare a mezzo lettera o eccezionalmente per telefono, vivere 18 mesi in caserma, eccetera? Non che fossero infelici, ma così vivevano alla loro età moltissimi della mia età: hanno tutto il diritto di non sentirsi in colpa per gli sprechi altrui.
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