Giuseppe e Maria
Giuseppe è scontento e si lamenta perché nella sua casa voleva fare lavori di risparmio energetico e non potrà far gravare sulla comunità il 55% della spesa ma solo il 36%.
Maria per gran parte della sua vita ha dovuto badare ai suoi tre figli e così non ha potuto avere allora più denaro per la famiglia ed ora una pensione decente. E' proprietaria della casa, acquistata con i sacrifici della famiglia giusto per compensarla in qualche modo del poco reddito. Anche lei vorrebbe fare quei lavori, almeno per risparmiare sul riscaldamento: ma non avrebbe nessuna agevolazione perché, sui miseri proventi, non ha abbastanza imposta da cui detrarre il 55, il 36 o l'1%. Non può farlo nemmeno il marito; la sua famiglia non avrà benefici e lei dovrà ancora faticare per fare economia: troppo povera. E' doppiamente scontenta: questa è la tutela della donna e della famiglia in Italia, checché ne dica la Costituzione.
Se farà quei lavori, non si sentirà in colpa pagandoli in nero per risparmiare qualcosa. Non mi sento di biasimarla.
Verosimilmente il caso di Maria non riguarda il grande pubblico e quindi i politici non se ne occupano: un'ingiustizia per pochi non è ingiustizia. Eppure, appunto perché riguarda pochi, non dovrebbe essere gravoso porvi rimedio, ma pare che mentre lo Stato può concedere a pochi privilegiati trattamenti speciali perché non gravano molto sul bilancio statale (parlamentari in primis) non possa concedere trattamenti equi a pochi discriminati.
Maria per gran parte della sua vita ha dovuto badare ai suoi tre figli e così non ha potuto avere allora più denaro per la famiglia ed ora una pensione decente. E' proprietaria della casa, acquistata con i sacrifici della famiglia giusto per compensarla in qualche modo del poco reddito. Anche lei vorrebbe fare quei lavori, almeno per risparmiare sul riscaldamento: ma non avrebbe nessuna agevolazione perché, sui miseri proventi, non ha abbastanza imposta da cui detrarre il 55, il 36 o l'1%. Non può farlo nemmeno il marito; la sua famiglia non avrà benefici e lei dovrà ancora faticare per fare economia: troppo povera. E' doppiamente scontenta: questa è la tutela della donna e della famiglia in Italia, checché ne dica la Costituzione.
Se farà quei lavori, non si sentirà in colpa pagandoli in nero per risparmiare qualcosa. Non mi sento di biasimarla.
Verosimilmente il caso di Maria non riguarda il grande pubblico e quindi i politici non se ne occupano: un'ingiustizia per pochi non è ingiustizia. Eppure, appunto perché riguarda pochi, non dovrebbe essere gravoso porvi rimedio, ma pare che mentre lo Stato può concedere a pochi privilegiati trattamenti speciali perché non gravano molto sul bilancio statale (parlamentari in primis) non possa concedere trattamenti equi a pochi discriminati.
Scritto il 16/12/2008 alle 10:06
Doc.vari 18/10/2016 - RILETTURE 29/01/17
Professioni
Delle perplessità linguistiche causate(mi) da quando un sempre maggior numero di donne fa lavori un tempo tipicamente maschili (e viceversa) ne ho già parlato altrove.
Dovrei ormai essermi abituato, ma guardando i telegiornali resto ancora sorpreso:
dicono il ministro, il direttore, il medico, l' avvocato e poi vedo un' Angela, una Giovanna, una Carla, una Rosamunda, ovviamente in pantaloni.
Così non va: all'eguaglianza nella qualifica deve corrispondere eguaglianza nel nome. Propongo quindi di abolire per legge la vocale finale dei nomi: Angel per Angelo e/o Angela, Giovann per Giovanni e/o Giovanna, Carl per Carlo e/o Carla, Rosmund per Rosomundo e/o Rosamunda. Così non ci saranno più discriminazioni e obiezioni se Carl si sposa con Carl, qualsiasi cosa loro siano.
Potrebbe anche succedere che una signora ministro consideri seriamente questa proposta: non si sa mai.
Dovrei ormai essermi abituato, ma guardando i telegiornali resto ancora sorpreso:
dicono il ministro, il direttore, il medico, l' avvocato e poi vedo un' Angela, una Giovanna, una Carla, una Rosamunda, ovviamente in pantaloni.
Così non va: all'eguaglianza nella qualifica deve corrispondere eguaglianza nel nome. Propongo quindi di abolire per legge la vocale finale dei nomi: Angel per Angelo e/o Angela, Giovann per Giovanni e/o Giovanna, Carl per Carlo e/o Carla, Rosmund per Rosomundo e/o Rosamunda. Così non ci saranno più discriminazioni e obiezioni se Carl si sposa con Carl, qualsiasi cosa loro siano.
Potrebbe anche succedere che una signora ministro consideri seriamente questa proposta: non si sa mai.
Cani e uomini
Leggo "Una storia di cani e uomini feroci". Una storia che finisce con un morto, feriti e un uomo accusato "di omicidio volontario e tentato omicidio". Se i fatti si sono svolti come li ho letti, quest'uomo ha solo impedito gravi danni a figlio e nipote; se fosse finita diversamente i prepotenti probabilmenti sarebbero rimasti sconosciuti e impuniti, ma chi si difende dalla prepotenza è di solito conosciuto e incriminabile. E così pare che la legge sia fatta solo per tutelare i delinquenti, ma spero che tale non sia.
Quel signore per contrastare la violenza aveva una pistola, la sapeva usare e l'ha usata. Ma se io fossi stato al suo posto, inerme come sono, cosa avrei potuto fare? Subire la violenza? Chiamare il 112 o il 113? Sempre che si abbia un telefono sottomano e la possibilità di usarlo. Una volta ho chiamato uno di questi numeri e mi è stato risposto di rivolgermi all'altro: forse adesso le cose sono cambiate e magari arrivano nel giro di qualche minuto, che potrebbe comunque essere troppo tardi.
Gente prepotente che gira con cani minacciosi ce n'è in giro: sarebbe bene che questo fosse impedito, ma visto che non succede prima che succedano guai, si preferisce starne alla larga.
Poi ci sono brave persone che giurano sulla bontà dei loro cani, che abbaiano ma non mordono. Non trattengono il loro cane, non gli impediscono di avvicinarsi alle persone e in perfetta buona fede vorrebbero che gli altri la pensassero come loro: ma gli altri non gradiscono sentirsi abbaiare addosso, sanno di non essere loro e che anche il cane più bravo verso i padroni può non esserlo altrettanto verso gli estranei e più il cane è grosso più hanno paura.
Ci sono anche cani piccolini e magari silenziosi: non sono percepiti come pericolosi, non mettono paura ma si rischia di non vederli e inciamparvisi. Buoni vecchietti o bambini li tengono al guinzaglio: un guinzaglio lungo molti metri che impedisce il normale passaggio degli altri pedoni o attraversa tutta una strada, e i ciclisti si arrangino.
Ci sono brave persone che amano i loro cani e ne raccolgono gli escrementi, altre non lo fanno: maleducati e prepotenti che non amano ma usano il cane: forse l'uomo di cui parlavo all'inizio era uno di questi.
Non si può chiedere ai cani di comportarsi civilmente, ma agli uomini sì ed eventualmente costringerli, punendoli se non lo fanno: per il cane è normale comportrasi da bestia, non lo dovrebbe essere per l'uomo.
Quel signore per contrastare la violenza aveva una pistola, la sapeva usare e l'ha usata. Ma se io fossi stato al suo posto, inerme come sono, cosa avrei potuto fare? Subire la violenza? Chiamare il 112 o il 113? Sempre che si abbia un telefono sottomano e la possibilità di usarlo. Una volta ho chiamato uno di questi numeri e mi è stato risposto di rivolgermi all'altro: forse adesso le cose sono cambiate e magari arrivano nel giro di qualche minuto, che potrebbe comunque essere troppo tardi.
Gente prepotente che gira con cani minacciosi ce n'è in giro: sarebbe bene che questo fosse impedito, ma visto che non succede prima che succedano guai, si preferisce starne alla larga.
Poi ci sono brave persone che giurano sulla bontà dei loro cani, che abbaiano ma non mordono. Non trattengono il loro cane, non gli impediscono di avvicinarsi alle persone e in perfetta buona fede vorrebbero che gli altri la pensassero come loro: ma gli altri non gradiscono sentirsi abbaiare addosso, sanno di non essere loro e che anche il cane più bravo verso i padroni può non esserlo altrettanto verso gli estranei e più il cane è grosso più hanno paura.
Ci sono anche cani piccolini e magari silenziosi: non sono percepiti come pericolosi, non mettono paura ma si rischia di non vederli e inciamparvisi. Buoni vecchietti o bambini li tengono al guinzaglio: un guinzaglio lungo molti metri che impedisce il normale passaggio degli altri pedoni o attraversa tutta una strada, e i ciclisti si arrangino.
Ci sono brave persone che amano i loro cani e ne raccolgono gli escrementi, altre non lo fanno: maleducati e prepotenti che non amano ma usano il cane: forse l'uomo di cui parlavo all'inizio era uno di questi.
Non si può chiedere ai cani di comportarsi civilmente, ma agli uomini sì ed eventualmente costringerli, punendoli se non lo fanno: per il cane è normale comportrasi da bestia, non lo dovrebbe essere per l'uomo.
Magistrati
Leggo: "Due giorni dopo il blitz dei pm di Salerno, che accompagnati da un centinaio tra poliziotti e carabinieri hanno perquisito gli uffici e le abitazioni di sette magistrati di Catanzaro, ieri la Procura generale del capoluogo calabrese ha vergato altrettanti avvisi di garanzia nei confronti di togati campani". E non vado oltre. Mi sembra di assistere a ormai dimenticate guerre tra signorotti locali con tanto di mercenari al loro servizio (le lotte tra bande mafiose o comorriste si svolgono con maggior riserbo, credo).
Solo che al posto dei mercenari vi sono carabinieri e poliziotti; mentre i primi erano pagati dal signorotto che sfruttava le popolazioni locali i secondi e i magistrati sono pagati con le tasse di tutti i contribuenti italiani. Forse non c'è molta differenza.
Solo che al posto dei mercenari vi sono carabinieri e poliziotti; mentre i primi erano pagati dal signorotto che sfruttava le popolazioni locali i secondi e i magistrati sono pagati con le tasse di tutti i contribuenti italiani. Forse non c'è molta differenza.
Riforme
Quando si deve mettere mano a Giustizia, Istruzione, Burocrazia o qualsiasi altra cosa si dice che bisogna discuterne con le parti interessate. Va tuttavia tenuto presente che parte interessata non sono solo magistrati, insegnanti, burocrati, ma anche chiunque si avvalga direttamente o indirettamente di quei servizi , praticamente tutti i cittadini. Gli "addetti ai lavori", pagati per fornire il servizio, avranno magari esperienza della materia ma non possono dare garanzia di poter risolvere i problemi che interessano gli utenti se per anni hanno pensato prevalentemente alle loro retribuzioni, carriere o comodità e non hanno visto quei problemi o, se li hanno visti, non hanno saputo o voluto risolverli. In ogni caso non spetta loro decidere: per mettere un campanello in casa sicuramente sentirò il parere dell'elettricista, ma lo metterà dove io preferisco.
Questo e quello
ICI
L' opposizione insiste nel dire che l'abolizione dell' ICI sull' abitazione principale - ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 - ha esteso ai ricchi i benefici da loro già concessi ai meno abbienti con la riduzione del 40%. Non mi è chiaro se la percentuale era riferita all' imposta (e quindi avrei dovuto sempre pagare il 60% rimanente), al numero dei contribuenti ICI (e quindi avrei potuto non pagare niente o il 100%, a seconda dei criteri discriminanti) o a non so quale altra cosa.
Tredicesima.
Sento dire che anzichè questo o quello sarebbe stato meglio ridurre il prelievo fiscale sulla tredicesima. Ottima cosa, ma conosco persone che non hanno tredicesima e persone che non pagano imposta in quanto questa è inferiore alle detrazioni spettanti. Costoro non avrebbero nessun beneficio: o sono considerati ricchi non bisognosi d'aiuto o si ritiene giusto proteggere solo i protetti.
40 euro al mese.
Non sono molti, per chi ha reddito da parlamentare o giornalista, ma per chi ha meno di 500 euro mensili sono qualcosa.
Limiti di reddito.
Non potendo dare a tutti si discrimina in base al reddito dichiarato che, se è vero che siamo un popolo di evasori, può capitare non sia quello reale. Ignoro con quali criteri siano stabiliti i limiti ma, anche ammettendo che siano criteri ragionevoli, scientifici, incontestabili e non solo di bilancio, trovo iniquo il limite che:
Mettiamo che una persona abbia ereditato l'appartamento dove vive e così possa tirare avanti con una pensione di 450 euro al mese. Mettiamo che il condominio decida di rifare il tetto e che lei trovi qualcuno che le presta i soldi: tutti gli altri condomini potranno detrarre parte della spesa dall' IRPEF, lei no perchè ha troppo poco reddito e non paga IRPEF. Beata lei?!
Mettiamo che questa persona sia invece sposata; il marito ha qualche soldo da parte e paga le spese, ma non può detrarle come sostenute per persona a carico perchè il di lei reddito supera euro 2840.51. Troppo reddito, beata lei?!
Le detrazioni spettano però a familiare convivente. Mettiamo che il marito svolga la sua principale attività altrove ed abbia quindi, nel rispetto della norma, trasferito altrove residenza anagrafica, residenza fiscale e addizionali IRPEF, che la moglie non l' abbia fatto, che i due coniugi vivano insieme sotto lo stesso tetto e dormano nello stesso letto un po' nella residenza dell'uno un po' in quella dell'altra. Naturalmente il marito ritiene di essere familiare convivente e chiede le detrazioni. Ma, si sa, l' Italia è il paradiso della elusione fiscale, cioè di chi trova modo legale (e nella sovrabbondanza di leggi non manca mai) per non pagare in materia fiscale: come ha fatto l'agenzia delle entrate che non ha ammesso le detrazioni perchè "non convivente". I previdenti pagano senza fattura, i condomini hanno pagato meno di quanto fatturato, i nostri oltre al fatturato hanno pagato sanzioni, interessi e spese. Beati loro?!
L' opposizione insiste nel dire che l'abolizione dell' ICI sull' abitazione principale - ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 - ha esteso ai ricchi i benefici da loro già concessi ai meno abbienti con la riduzione del 40%. Non mi è chiaro se la percentuale era riferita all' imposta (e quindi avrei dovuto sempre pagare il 60% rimanente), al numero dei contribuenti ICI (e quindi avrei potuto non pagare niente o il 100%, a seconda dei criteri discriminanti) o a non so quale altra cosa.
Tredicesima.
Sento dire che anzichè questo o quello sarebbe stato meglio ridurre il prelievo fiscale sulla tredicesima. Ottima cosa, ma conosco persone che non hanno tredicesima e persone che non pagano imposta in quanto questa è inferiore alle detrazioni spettanti. Costoro non avrebbero nessun beneficio: o sono considerati ricchi non bisognosi d'aiuto o si ritiene giusto proteggere solo i protetti.
40 euro al mese.
Non sono molti, per chi ha reddito da parlamentare o giornalista, ma per chi ha meno di 500 euro mensili sono qualcosa.
Limiti di reddito.
Non potendo dare a tutti si discrimina in base al reddito dichiarato che, se è vero che siamo un popolo di evasori, può capitare non sia quello reale. Ignoro con quali criteri siano stabiliti i limiti ma, anche ammettendo che siano criteri ragionevoli, scientifici, incontestabili e non solo di bilancio, trovo iniquo il limite che:
- non venga aggiornato in base all'inflazione reale;
- consenta che il reddito complessivo di chi non lo supera sia superiore a quello di chi lo supera. (Es. Se chi ha un reddito annuo fino a 6000 euro ne riceve 500, chi ha un reddito di 6490 euro dovrebbe riceverne 10)
Mettiamo che una persona abbia ereditato l'appartamento dove vive e così possa tirare avanti con una pensione di 450 euro al mese. Mettiamo che il condominio decida di rifare il tetto e che lei trovi qualcuno che le presta i soldi: tutti gli altri condomini potranno detrarre parte della spesa dall' IRPEF, lei no perchè ha troppo poco reddito e non paga IRPEF. Beata lei?!
Mettiamo che questa persona sia invece sposata; il marito ha qualche soldo da parte e paga le spese, ma non può detrarle come sostenute per persona a carico perchè il di lei reddito supera euro 2840.51. Troppo reddito, beata lei?!
Le detrazioni spettano però a familiare convivente. Mettiamo che il marito svolga la sua principale attività altrove ed abbia quindi, nel rispetto della norma, trasferito altrove residenza anagrafica, residenza fiscale e addizionali IRPEF, che la moglie non l' abbia fatto, che i due coniugi vivano insieme sotto lo stesso tetto e dormano nello stesso letto un po' nella residenza dell'uno un po' in quella dell'altra. Naturalmente il marito ritiene di essere familiare convivente e chiede le detrazioni. Ma, si sa, l' Italia è il paradiso della elusione fiscale, cioè di chi trova modo legale (e nella sovrabbondanza di leggi non manca mai) per non pagare in materia fiscale: come ha fatto l'agenzia delle entrate che non ha ammesso le detrazioni perchè "non convivente". I previdenti pagano senza fattura, i condomini hanno pagato meno di quanto fatturato, i nostri oltre al fatturato hanno pagato sanzioni, interessi e spese. Beati loro?!
Dubbi di teleabbonato
Una volta succedeva sempre d' estate ma ora succede in tutte le stagioni di rivedere in prima serata programmi già visti. Abbonato alla RAI da quasi cinquant'anni, mi chiedo e chiedo:"Per vedere questa cosa non ho già pagato il canone lo scorso anno? Perchè devo pagare due, tre, dieci volte lo stesso prodotto? Solo per vedere la pubblicità?". Mah!
Coerenza
Non sono entusiasta della Giustizia italiana e, al contrario di molti, non mi sentirei di dire "ho fiducia nella giustizia", fosse anche solo per la sua lentezza. Trovo tuttavia stucchevole che venga ritenuta degna di rispetto quando le sentenze coincidono col proprio parere e vergognosa quando non coincidono.
Pare che per alcuni le regole siano le seguenti.
La Giustizia é giusta se assolve quelli che altri ritengono colpevoli e noi innocenti, ingiusta se li condanna; giusta se condanna quelli che altri ritengono innocenti e noi colpevoli, ingiusta se li assolve.
I nostri sono sempre innocenti e gli altri sempre colpevoli, in ogni caso.
"Le sentenze vanno sempre rispettate", per nemici condannati o amici assolti.
"La sentenza è una vergogna", per nemici assolti o amici condannati.
Coerentemente.
Pare che per alcuni le regole siano le seguenti.
La Giustizia é giusta se assolve quelli che altri ritengono colpevoli e noi innocenti, ingiusta se li condanna; giusta se condanna quelli che altri ritengono innocenti e noi colpevoli, ingiusta se li assolve.
I nostri sono sempre innocenti e gli altri sempre colpevoli, in ogni caso.
"Le sentenze vanno sempre rispettate", per nemici condannati o amici assolti.
"La sentenza è una vergogna", per nemici assolti o amici condannati.
Coerentemente.
Ricatti
Sicuramente sono il meno adatto ad essere obiettivo, considerato che da sempre non riesco a capire come la visibilità, la rumorosità e magari l'arroganza e la prepotenza di pochi possano prevalere sulle contrapposte ragioni dei molti. Da sempre mi infastidisce vedere che solo chi urla ottenga, giusto o ingiusto che sia, mentre chi non urla, non sfascia, non impreca, non insulta quasi sempre debba subire ingiustizie e vedersi costretto, suo malgrado, a urlare - se ne è capace. Da sempre mi indigna vedere gente che distrugge beni altrui (privati o pubblici) non solo non costretta a espiare il reato ma nemmeno a pagare i danni, gente che conculca libertà altrui - in nome della illimitata, egoistica, cieca libertà propria - senza doverne ripondere, solo perché é masnada.
Pur ammettendo la mia parzialità, il comportamento dei malfattori che rapiscono le persone per ottenere benefici personali non mi pare molto diverso da quello dei pochi o tanti che bloccano migliaia di persone negli aeroporti impedendo loro la libertà di andare dove desiderano, per lavoro o per diletto: per me si tratta sempre di RICATTO.
Se ci si rassegna al ricatto prevale il diritto della forza sulla forza del diritto, la legge del più forte sulla Legge e penso che ciò non sia da paese civile.
Pur ammettendo la mia parzialità, il comportamento dei malfattori che rapiscono le persone per ottenere benefici personali non mi pare molto diverso da quello dei pochi o tanti che bloccano migliaia di persone negli aeroporti impedendo loro la libertà di andare dove desiderano, per lavoro o per diletto: per me si tratta sempre di RICATTO.
Se ci si rassegna al ricatto prevale il diritto della forza sulla forza del diritto, la legge del più forte sulla Legge e penso che ciò non sia da paese civile.
Reminiscenze
Forse dovrei preoccuparmi: è la terza volta in pochi giorni che rammento cose di molti, moltissimi anni fa. Dopo mia nonna e i miei genitori, ricordo anche mio fratello bimbo. Avevano macellato il maiale, il "nino" come dicevano ai bambini. E il bimbo andava dalla madre tutto triste e quasi piangendo diceva "nino morto, povero nino" e poi tornava in cucina. Per tre quattro volte la scena si è ripetuta, alla fine la madre l'ha seguito per vedere cosa facesse: si mangiava salame del "nino".
Questo mi è venuto in mente sentendo personaggi ben retribuiti con il pubblico denaro lamentare la triste situazione degli "appartenenti alle classi più deboli": li compiangono e pretendono che altri li aiutino, ma non considerano o restano insensibili al fatto che il proprio ricco stipendio sia prelevato dall'altrui misero salario.
Questo mi è venuto in mente sentendo personaggi ben retribuiti con il pubblico denaro lamentare la triste situazione degli "appartenenti alle classi più deboli": li compiangono e pretendono che altri li aiutino, ma non considerano o restano insensibili al fatto che il proprio ricco stipendio sia prelevato dall'altrui misero salario.